Il sindaco Avesani: “Iniziative che auspichiamo si moltiplichino” Il Presidente Bissoli: “Restituiamo ai cittadini manufatti in condizioni di rinnovato splendore”
Non solo economia, non solo tutela delle piccole imprese, ma fattivo impegno per il recupero e la valorizzazione del patrimonio monumentale e storico del territorio scaligero. Questo è ciò che sta facendo Confartigianato Verona, portando avanti un progetto che, dopo il restauro delle Arche della Chiesa dei Santi Apostoli, in centro a Verona, ha portato alla presentazione, oggi, dell’intervento di recupero del capitello votivo dedicato a San Vincenzo Ferreri, in località Casa Pozza a San Martino Buon Albergo. “Il tutto senza chiedere nulla alle amministrazioni e alla collettività – spiega Andrea Bissoli, presidente di Confartigianato Verona -. La nostra Associazione, oltre a mettersi a disposizione delle imprese artigiane associate, con particolare attenzione ai giovani, per la diffusione di nuove competenze nel caso specifico per quanto riguarda il tema del restauro, lavora a favore del territorio in cui opera, delle sue bellezze, restituendo ai cittadini dell’intera provincia antichi manufatti in condizioni di rinnovato splendore”.
La progettazione del restauro, concretizzatosi grazie al contributo di Edilcassa Veneto e la collaborazione di UPA Servizi Srl, è stata affidata all’Arch. Alessandra Bertoldi, mentre i docenti restauratori che hanno guidato gli artigiani nel percorso formativo e nel restauro sono Daniela Campagnola, Rita Tramontana e il Dott. Paolo Cornale.
“Ringraziamo per la collaborazione il Sindaco di San Martino Buon Albergo, Valerio Avesani – ha affermato Daniela Campagnola -, l’Assessore alle attività produttive Davide Brusco e l’Architetto Enrico Staltari, sempre del comune. La scelta di eseguire il restauro del capitello dedicato a San Vincenzo nacque dall’esigenza di individuare un manufatto architettonico che offrisse, ad un gruppo scelto di operatori edili già precedentemente formato, una casistica di maggiori difficoltà per misurarsi con l’avanzamento formativo programmato. L’Amministrazione Comunale di San Martino Buon Albergo a seguito dell’iter di richiesta autorizzativa presso l’organo di tutela, ci ha affidato il manufatto e si è occupata di alcuni servizi accessori indispensabili per lo svolgimento del cantiere scuola. Il risultato e assolutamente soddisfacente”.
“L’Amministrazione comunale – sono state le parole del sindaco Avesani – ringrazia Confartigianato Verona per la sensibilità dimostrata e l’impegno profuso nel restauro del capitello votivo dedicato a San Vincenzo Ferrer in località Casa Pozza, nell’auspicio che tali iniziative si moltiplichino potendo così recuperare il patrimonio storico culturale del nostro territorio”.
Nel corso dell’evento, presenti anche il presidente e il vicepresidente di Edilcassa Vento, Virginio Piva e Federico Salvatore (Cisl), e l’assessore comunale Bittorio Castagna, oltre alla benedizione del capitello è stata anche presentata e distribuita una pubblicazione dedicata all’intervento di restauro e sono stati consegnati gli attestati di partecipazione e riconoscimento agli artigiani che, materialmente, hanno preso parte al percorso ed eseguito i lavori.
Giovedì sera, invece, presso la biblioteca di San Martino, si è tenuta la serata di presentazione alla cittadinanza delle operazioni di restauro, con la restauratrice Daniela Campegnola impegnata ad illustrare nei dettagli l’intervento che ha portato al recupero del manufatto. Tra i presenti, oltre al sindaco Vincenzo Avesani e all’Assessore Brusco, i vertici di Confartigianato Verona, ossia il presidente Bissoli e il dirigente Franco Cappellaro, il presidente del Mandamento di Verona dell’Associazione, Leoni Maurizio, il Vicepresidente di Confartigianato Costruzioni Verona, Adriano Crestani, il presidente della categoria al momento del restauro Silvano Scevaroli, il presidente della categoria Pittori Pietro Paolo Fattori, la delegata comunale di Confartigianato Verona Elisabetta Verzini e lo storico locale Luigi Ferrari.
Il capitello di San Vincenzo Ferrer Il capitello sorge a poche decine di metri da Casa Pozza, lungo la strada ora denominata Via Ca’ Nóve Marcellise che dall’antico capoluogo conduce al centro abitato di Casette. Come accade spesso in questo genere di manufatti, il sito non è affatto casuale. Si tratta, infatti, del bivio con la strada, ora ridotta a capezzagna, che porta verso gli insediamenti del Palù e del Fenilón; evidentemente un punto del territorio ritenuto saliente e, quindi, meritevole di essere segnato e protetto da una rassicurante presenza religiosa. Il manufatto si articola sul piano verticale in basamento ed edicola; ha una base rettangolare posta lungo il sedime della strada, davanti ad un fosso di irrigazione. L’altezza complessiva è di 356 cm. misurati al colmo del timpano, mentre la larghezza è di cm. 190. Lo stile architettonico del manufatto rimanda a stilemi cinquecenteschi già ravvisati su territorio locale e memori della tradizione scultorea post sammicheliana. Similitudini sono ravvisabili in analoghe forme decorative di portali e strutture architettoniche sul territorio di Verona e provincia. Tuttavia, per ragioni stilistiche e di raffronto con altri manufatti della stessa area (quali la cassa d’organo di Gaetano Callido nella Chiesa parrocchiale di Caldierino, risalente alla giurisdizione sul territorio della potente famiglia veneziana degli Zenobi ) si data ragionevolmente il capitello votivo al secolo XVIII ). Nella nicchia centrale trova collocazione una statua in pietra raffigurante San Vincenzo Ferrer (Valencia 1350-Vannes 1419), non coeva all’architettura, ma di più recente realizzazione. Nato nel 1350 a Valencia (Spagna), Vincenzo fu frate domenicano, insegnante di teologia, autore di trattati teologici e sermoni, confessore personale e consigliere di papa Benedetto XIII. Si dedicò con ardore alla predicazione itinerante che lo rese famoso in tutta Europa, distinguendosi per la grande abilità oratoria e i toni apocalittici. Morì il 5 aprile 1419 a Vannes, in Bretagna, dove sono custodite le sue spoglie, e fu canonizzato nel 1455. Viene ricordato nell’anniversario della morte.
Ufficio Stampa Confartigianato Verona
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