Leggo quotidianamente le giuste lamentele degli imprenditori di ogni settore per la moltiplicazione dei costi delle bollette recapitate in questi giorni. E sarà sempre peggio.
La cosa che mi lascia basito è che la politica non si sia accorta del rischio che avrebbe comportato la politica delle sanzioni alla Russia per gli effetti boomerang sulla nostra economia.
È da mesi, se non anni, che denuncio la miopia e l’inefficacia di questa politica e rimango basito nel vedere che nessun economista italiano, tanto meno le associazioni degli imprenditori, abbiano mai seriamente messo in guardia di questo rischio.
Si parla dell’effetto fingendo di ignorare la causa. Anzi, ricordo le lettere di sostegno da Confindustria e Coldiretti a chi è stato il primo protagonista in Italia e in Europa di queste nefaste decisioni.
Ora, invece di cercare la soluzione, si insiste nell’errore. Nessuna forza politica prende seriamente le distanze, anzi rilancia. Male che si vuole non duole – dice il proverbio.
Questa situazione pone seriamente il tema della sovranità di questo Paese.
Chi lo guida lavora per gli interessi degli italiani o opera per assecondare i diktat di altri, garantendo così la propria poltrona? Che senso ha votare le forze politiche attuali quando l’offerta politica su queste decisioni è uniforme e nessuno parla di discontinuità?
Stefano Valdegamberi
Consigliere Regione Veneto