“Oggi si è scritta una pagina ingloriosa per la politica dell’industria italiana. Si è chiusa, di fatto, la storia della Zanussi Industrie Meccaniche, la storia del compressore, parte nobile dell’elettrodomestico più diffuso al mondo, il frigorifero, settore che continuerà a crescere. Si chiudono qui i nostri ragionamenti con il sindacato, con una parte del Governo, su come mantenere in vita una filiera del compressore italiano, anche alla luce della pandemia e della manifesta evidenza che parte di produzioni dalla Cina non sarà più conveniente né fare né importare”.
Così l’Assessore regionale al lavoro del Veneto Elena Donazzan commenta l’esito dell’incontro odierno in sede ministeriale relativo alla situazione di ACC Wanbao di Borgo Valbelluna.
“L’industria italiana oggi chiude un ulteriore tassello della propria struttura industriale – indica ancora Elena Donazzan -. Si chiude una storia e si penalizza il comparto dell’elettrodomestico e la filiera del freddo, ovvero del frigorifero, che continuerà ad avere aziende leader come Electrolux, sempre in Italia, a pochi chilometri da Borgo Valbelluna. Di ciò non siamo responsabili noi del territorio. Anzi, se oggi si può festeggiare il fatto che un imprenditore coraggioso abbia voluto investire sullo stabilimento e in una reindustrializzazione è solo perchè i lavoratori hanno dimostrato attaccamento alla propria impresa e tanta voglia di lavorare”.
“A dispetto di qualche luogo comune che ignorano la realtà di ACC, la storia di ACC, la capacità dei lavoratori – puntualizza Elena Donazzan -. E grazie ad un Commissario straordinario, Maurizio Castro, a cui va il nostro riconoscimento per aver continuato a far lavorare questa azienda che, ad un certo era costretta, non avendo avuto aiuti finanziaria da alcuno (né banche né l’accesso alla procedura di amministrazione straordinaria) ha saputo generare un flusso di cassa legato ai produttori di frigoriferi, a cui va, comunque, il nostro ringraziamento per avere continuato a commissionare la produzione di compressori in provincia di Belluno”.
“Non è stata una scelta dei clienti, né tanto meno una scelta di ACC quella di chiudere. È stata la volontà di chi non ha creduto che si dovesse fare compressori in Italia” conclude l’assessore Donazzan.
“Al MISE oggi festeggiamo con la promessa che la Regione del Veneto sarà sempre accanto a quello stabilimento e, in particolare, al progetto industriale che l’azienda italiana LU-Ve, di due famiglie italiane e una bellunese, hanno deciso di continuare ad investire sulla produzione” conclude l’Assessore regionale al lavoro del Veneto.
Il prossimo incontro si terrà il 3 marzo a Borgo Valbelluna. Il Comitato di Sorveglianza socio-istituzionale, presieduto dal sindaco Stefano Cesa, con la Regione del Veneto avvierà i primi incontri tra sindacato e nuova azienda, alla presenza dell’amministrazione straordinaria.