Lo scorso 27 dicembre l’Istat ha pubblicato la tradizionale ricerca sulla produzione e lettura dei libri in Italia per l’anno 2017. I dati appaiono contrastati e, forse, non confortanti. Le vendite sono sostanzialmente invariate rispetto all’anno precedente (circa 23,5 ml di copie vendute), e la percentuale di persone che hanno letto almeno un volume è al 41%, era il 40,5% nel 2016, e il 42% nel 2015 (livello del 2001). Un netto segno “più”, però, lo registrano le opere in formato e-book, salite al 38,3% del totale delle proposte a stampa pubblicate, e in crescita dal 35,8% del 2016 e dal 30% del 2015. Incrementano anche le modalità di distribuzione “non tradizionali” utilizzate dalle case editrici (store e canali on line, in primis). Anche il mondo della lettura sta, allora, convergendo verso la forma digitale? Stiamo per porre una pietra tombale per i “titoli” di carta? Anche qui i dati non sono chiari. Sono, infatti, 6,2 ml le persone che hanno letto, o scaricato. e-book e libri on line (10,8% della popolazione) nel 2017 con il numero stabile rispetto al 2016. Quindi, dove stiamo andando? Si è, ovviamente, auto-candidato per rispondere a questa domanda una nostra vecchia conoscenza (cfr. http://ilgiornaledeiveronesi.it/un-veronese-a-torino-simone-vesentini-al-salone-internazionale-del-libro-2018/): lo scrittore veronese Simone Vesentini.
Matteo Peretti: Simone, hai letto anche tu i dati ISTAT e sei “del settore”, essendo un autore. Dove sta andando l’editoria? Siamo ai titoli di coda per il libro di carta?
Simone Vesentini: Buongiorno Matteo, conoscevo parzialmente questi dati… ma tali informazioni, permettimi la battuta, si trovano anche cartacee, o solo on line? Sinceramente questi numeri risultano assai preoccupanti e ho molti dubbi sul futuro dell’editoria; fortunatamente viviamo in un paese, dove tutti scrivono e nessuno legge, quindi prevedo un aumento delle pubblicazioni a pagamento, che nessuno leggerà! L’unica cosa che ti posso assicurare è che il libro vero e proprio non tramonterà mai. Per farti un esempio, ti vorrei citare i miei tre romanzi…
M: Scusa Simone, stabiliamo una volta per tutte le regole di ingaggio: nessuna forma di pubblicità e rimaniamo sul tema.
S: Ok, sei il padrone di casa e cercherò di rispettare il diktat, tu comunque richiamami all’ordine se dovessi fare il birichino. Per restare sull’argomento, sono convinto che la tecnologia può aiutare uno scrittore, è assai più facile lavorare su un pc, quando si crea un libro. Credo che utilizzare una macchina da scrivere Olivetti, durante la redazione di un romanzo, abbia il suo fascino, ma quanto tempo e fogli si sprecherebbero durante la stesura? E per le bozze e correzioni?
M: Quindi, libro di carta?
S: E me lo chiedi? Non ho dubbi a riguardo. Dove metti il piacere di collezionare libri? E di poterli sfogliare? E, poi, l’odore della carta presente in una biblioteca, o nella libreria di casa, è indescrivibile, o a me, almeno, la carta stampata fa questo effetto. Ricordo che, quando ho avuto tra le mani la prima copia del mio romanzo d’esordio “Una disonesta fortuna sfacciata”, edito da Sillabe di Sale, ho passato una buona mezz’ora a sfogliarlo e annusarlo.
M: Ok, a parte questo aneddoto “sfacciato”, perché un giovane dovrebbe preferire un’edizione cartacea? Si spende di più, occupa spazio, e anche dal punto della sostenibilità ambientale ha un costo…
S: Potremmo stare ore a parlare del perché un’edizione cartacea è meglio di una virtuale. Un libro si può toccare, si può piegarne una pagina per tenere il segno, si può farci un appunto sopra, o nasconderci dentro qualcosa! Durante un lungo viaggio in treno, poi, si può lasciarlo sul sedile a occupare il posto se si deve andare alla toilette, e nessuno penserebbe mai di rubarlo! Ti sfido a farlo con un e-book reader, c’è la seria possibilità di non ritrovarlo più al tuo ritorno. E, se tutto questo non bastasse, lo si può usare pure sotto la gamba di un tavolo per stabilizzarlo! Comunque sono totalmente a favore della carta riciclata per la stampa dei romanzi e soprattutto dei quotidiani. Avrei anche un’idea, eco-sostenibile, da condividere con te: il risparmio di carta dovrebbe cominciare dalle pubblicità che intasano giornalmente le nostre cassette postali e che credo non legga nessuno.
M: Tranne il sottoscritto… Devi ammettere che le nuove tecnologie hanno, però, frenato il calo delle vendite, specie tra i giovani!
S: Su questo concordo, ma rimango dell’idea che in Italia i giovani non hanno mai letto tanto. Secondo me è tutta una questione d’educazione, sono i genitori e gli insegnanti che devono far amare i libri ai ragazzi fin dai primi anni. A proposito di questo, ho un altro simpatico aneddoto che si collega col mio secondo romanzo, intitolato “L’uomo dei cruciverba”, mi trovavo…
M: Simone, nessuna storia da “Settimana Enigmistica”, ti ricordo le regole di ingaggio! Sei un ex-militare, dovresti sapere quanto sono importanti!
S: Non ti sfugge proprio niente. Vedo, comunque, con piacere che conosci il mio passato nelle forze armate… pensa che al Corso Ufficiali, a Roma nel 1999, avevo come compagno un Ministro in carica. Dato che sei contrario a fare nomi, ti dico solo che il suo cognome comincia con la T e finisce con ONINELLI. Scusa se ho divagato, ma segnalandoti questa mia conoscenza, spero che mi farai nominare il mio terzo e ultimo romanzo!
M: Interessante, chissà cosa preferirà questo “misterioso” Ministro… e-book, o carta?
S: Non saprei sinceramente, ma dato che è legato a un partito politico, anzi a un movimento, che ha fatto di internet un cavallo di battaglia, presumo che sarà più propenso all’e-book. Credo comunque che al momento abbia cose più serie a cui pensare; nel dubbio mi permetto di consigliargli un buon testo di carta, tra un impegno e l’altro, magari uno dei m…!
M: Stop, siamo in conclusione, qualcosa da aggiungere sul tema oggetto di analisi?
S: Per me vince il libro cartaceo, su tutti i fronti. Si stabilisce un contatto indissolubile tra il lettore e l’oggetto stesso che permette la trasmissione immediata delle sensazioni generate dalla lettura. Oltre che da divoratore di tomi, lo consiglio anche come scrittore di romanzi; provate voi a fare una dedica e firmare la prima pagina, anzi lo schermo, di un e-book reader…. di certo il proprietario non ne sarebbe contento!
M: Grazie Simone! E, finalmente, sono riuscito a metterti in riga e a impedirti di citare “Stramaledetta lei!”.
S: Confermo! “Stramaledettamente” bravo! Non è stata citata la mia ultima fatica del 2018, che comunque consiglio in versione cartacea! Edita da Sillabe di S…
M: Buone letture a tutti!
di Matteo Peretti
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