In occasione dei Music Awards 2021, oggi, mercoledì 8 settembre, è stata posizionata, davanti all’ARENA DI VERONA, la scultura “DIVA”, alta 6 metri.
“DIVA”, official award dell’Arena di Verona, nasce da un’idea di Gianmarco Mazzi, direttore artistico e amministratore delegato di Arena di Verona Srl, con l’intento di avere un’opera di pregio, una creazione originale, da poter attribuire come riconoscimento ad artisti italiani e internazionali ed a personalità illustri.
La scultura, opera del Maestro Rudy Camatta, riproduce una divinità femminile, una “diva” per l’appunto, fiera e di buon auspicio, con l’Arena ad incoronarle il capo. È realizzata in bronzo, secondo l’antica tecnica della fusione a cera persa, dalla storica Fonderia d’Arte Brustolin di Verona che ne garantisce autenticità e produzione artigianale.
“Sono grato al Maestro Rudy Camatta, anche per aver realizzato la versione alta sei metri della scultura che abbiamo potuto posizionare davanti all’Arena.” – ha dichiarato Gianmarco Mazzi – “è un’opera di rara bellezza e non era così scontato arrivare a questo risultato, segno di straordinaria creatività italiana. Stiamo facendo un esperimento per capire se un prestigioso riconoscimento ufficiale dell’Arena di Verona possa avere uno sviluppo internazionale nel futuro. Per ora ne assegneremo 9 ad importanti artisti in occasione delle due serate dei Music Awards 2021″.
La statua, nel suo formato originale, ha tono e sfumature di un colore che evoca la pietra dell’Arena, misura 34 centimetri di altezza e poggia su una base nera in legno, per un peso di quasi 2 kg. Viene consegnata in una custodia di legno, accompagnata dal protocollo firmato dai due autori e dalla certificazione di autenticità. Le prestazioni creative e artistiche del Maestro Rudy Camatta e di Gianmarco Mazzi sono rese e donate a titolo amichevole per Verona; a loro si deve la paternità intellettuale.
I due autori, di concerto con il Sindaco di Verona e con motivazione, indicano di volta in volta le personalità destinatarie del riconoscimento. Collaborano al progetto, sempre in forma amichevole, Cecilia Baczynski e Michelangelo Camatta.