“In controtendenza rispetto al passato, con una grave emergenza in corso che ci vede affrontare da un lato il caro gasolio e dall’altro il pericolo della dipendenza delle importazioni di prodotti alimentari dall’estero, è opportuno reintrodurre gli incentivi. Sostegni concreti a chi semina grano, mais, girasole e soia per stimolare e favorire un ritorno all’autoproduzione. Solo con un intervento diretto del Governo è possibile raggiungere la sovranità alimentare, unica via per non dipendere più dalle importazioni introducendo una politica che guarda alla salvaguardia delle nostre imprese”.
Lo dice l’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner, commentando il decreto salva filiere Made in Italy pubblicato in Gazzetta Ufficiale che stanzia 1,2 miliardi per investimenti nelle filiere che consentano di ridurre la dipendenza dall’estero. Linea di intervento che sarà discussa anche all’interno della Commissione Politiche Agricole, di cui l’Assessore è coordinatore.
“Come Regione Veneto a fronte dell’adozione di tecniche di produzione che prevedano adeguate diversificazioni negli avvicendamenti colturali, oggi abbiamo stanziato 200mila euro per sostenere la produzione bieticola – prosegue Caner -. Una linea di intervento che deve essere replicata anche a livello nazionale per incentivare l’autoproduzione di granaglie per non dipendere più esclusivamente dall’estero”.
“Prevedere un sostegno a tutte colture cerealicole e industriali destinate all’alimentazione umana e zootecnica, attraverso una revisione del sostegno accoppiato nell’ambito della PAC, è fondamentale per dare una risposta ai settori più colpiti, come per esempio la produzione lattiera casearia in montagna” conclude l’assessore all’Agricoltura del Veneto.
Le parole di Zaia
“La dipendenza dall’estero del nostro paese in molte materie prime e alimentari indispensabili, sta dimostrando in questa emergenza ucraina tutta la sua realtà. Ancora una volta un big bang ci impone di ripensare alcuni modelli per il futuro. Il decreto salva filiere è un segnale fondamentale ma anche un messaggio culturale importante che invita, dove possibile, a riappropriarsi di molti di quegli spazi fino ad oggi delegati alle importazioni”.
Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto salva filiere Made in Italy.
“Un intervento in questa direzione del Governo era auspicato e indispensabile – conclude il Governatore -. La nostra economia rischia di collassare sotto il costo delle materie prime e l’andamento. Ma salvare le nostre filiere non è soltanto un ragionamento finanziario. In ballo c’è il diritto di poter decidere del proprio sistema produttivo alimentare, culturalmente adeguato alle esigenze e prodotto e distribuito in forma sostenibile. In poche parole, dobbiamo puntare a quella che viene chiamata la sovranità alimentare”.