Lo scorso 26 maggio un sindacato autonomo, Faisa Cisal, attivo tra i lavoratori delle quattro aziende del trasporto pubblico locale di Verona (che sono: Atv, Amt, La Linea e Atf) ha organizzato la cena annuale dei propri iscritti, una iniziativa conviviale inspiegabilmente passata per Assemblea Sindacale dei Lavoratori, dunque retribuita.
Tale circostanza era stata anticipata con grande evidenza fin dalla mail di invito inoltrata dalla Segreteria di detto sindacato autonomo: “Informo che la cena è stata organizzata come Assemblea dei Lavoratori, per cui all’arrivo firmerete la presenza, ed il prossimo mese avrete 2 (due) ore retribuite in busta paga”.
Basta usare il buon senso per capire che si è trattato di una iniziativa anomala ed inopportuna che deliberatamente ha sovrapposto ruoli e momenti che andrebbero tenuti invece ben separati: da una parte la vita interna del sindacato, per lo più in un momento conviviale, dall’altra l’assemblea dei lavoratori, che è una cosa seria e che dovrebbe riguardare soltanto le questioni aziendali.
Ma ci potrebbe essere anche dell’altro, dal momento che, al tempo, il Segretario del Sindacato autonomo in questione, Stefano Ferrari, aveva già annunciato la propria candidatura per una lista in concorso alle elezioni amministrative comunali di Verona, il che ci legittima a chiedere: in quella cena sono stati discussi anche temi politici e amministrativi? È stata fatta propaganda politica? Erano presenti anche altri esponenti politici?
Non appena venuti a conoscenza dei fatti, come Filt Cgil abbiamo scritto ad Atv e ad altre aziende del Tpl diffidando dal riconoscere quella cena sindacale come assemblea dei lavoratori. Il direttore generale Atv Stefano Zaninelli ha risposto alla nostra lettera sollevando l’azienda da ogni responsabilità circa il luogo e le modalità di svolgimento dell’assemblea dei lavoratori, mentre per quanto riguarda la retribuzione dell’assemblea, Zaninelli ha chiamato in causa le norme del Contratto nazionale che regolano i diritti dei lavoratori dei servizi essenziali che per motivi di servizio non possono prendere parte alle Assemblee sindacali durante il normale orario di lavoro.
La risposta di ATV alla diffida
Di fronte a questo muro di gomma, come Filt Cgil ribadiamo che le Assemblee dei Lavoratori sono una cosa seria e non possono essere mischiate con le cene degli iscritti al sindacato.
Ribadiamo inoltre che la nostra segnalazione avrebbe dovuto essere motivo di verifica da parte degli organi aziendali che sono chiamati ad erogare la retribuzione delle assemblee e che dovrebbero collaborare con le organizzazioni sindacali per mantenere alta la dignità degli istituti sindacali, in primis l’assemblea dei lavoratori.
Non da ultimo, prendiamo le distanze nel modo più assoluto da questo modo di fare sindacato e invitiamo il Segretario della Faisa Cisal Stefano Ferrari a chiarire la propria posizione e a spiegare se a quella cena sindacale, retribuita come assemblea dei lavoratori, siano stati trattati anche temi di propaganda politica.
Alessandro Poles, Segretario Generale Filt Cgil Verona