Un pullman che trasporta mamme e bambini in fuga dalla guerra d’aggressione russa in Ucraina. È partito ieri (25 febbraio) in tarda serata da Ternopil’ (via Stryi, Mukačevo, Čop, l’Ungheria) ed è diretto, superando le lunghe ed inevitabili code, in Italia, con Trento destinazione finale e tappe intermedie lungo il percorso, in altre città del Friuli Venezia Giulia e del Veneto.
Farà sosta, non si sa nemmeno approssimativamente a che ora, anche a Verona, dove scenderanno alcune donne e piccoli attesi con ansia da familiari ed amici residenti soprattutto nel comprensorio veronese-bresciano-mantovano. Dopo un viaggio difficile e rischioso, ad esempio, troveranno finalmente un posto sicuro a Brescia presso la nonna Larysa, in attesa degli sviluppi nel loro Paese, Anna, 29 anni e le sue figlie Milana, 6 e Sofya, un anno e mezzo.
Cenni storici
Ternopil’ (ex Tarnopol polacca) è una città oggi dell’Ucraina occidentale, capoluogo dell’oblast’ (genere di suddivisione territoriale presente in alcuni Stati slavi ed in ex repubbliche sovietiche) omonima, percorsa del fiume Seret. Rivestì il rango di capitale della Repubblica Nazionale dell’Ucraina Occidentale (dal 19 ottobre 1918 a luglio 1919) e, poi, della Repubblica Socialista Sovietica di Galizia (dall’8 luglio al 21 settembre 1920).
Dopo il 19 settembre 1939, rispettando le clausole del patto Molotov-Ribbentrop (stipulato a Mosca il 23 agosto 1939 tra la Germania nazista e l’Unione Sovietica e siglato dai ministri degli Esteri di ciascuna appartenenza, Ulrich Friedrich Wilhelm Joachim von Ribbentrop e Vjačeslav Michajlovič Molotov), Tarnopol cadde in mano all’Armata Rossa, rinominata Ternopol ed annessa alla Repubblica Socialista Sovietica Ucraina. Il 2 luglio 1941 i nazisti s’impadronirono della città attuandovi poi, assieme alle milizie nazionaliste ucraine, una feroce persecuzione d’annientamento della comunità ebraica locale. Il 15 aprile 1944 Tarnopol venne rioccupata dall’Armata Rossa. Dal 1991 appartiene all’Ucraina indipendente con la nuova denominazione di Ternopil’. Nel 2017 contava 216.384 abitanti.
Claudio Beccalossi