Venezia, 21 luglio 2020
La giunta regionale ha approvato oggi le delibere che formalizzano quattro nuovi accordi di programma con aziende venete per il finanziamento agevolato di rilevanti progetti di innovazione aziendale.
“Anche oggi abbiamo dato il via libera a iniziative di innovazione aziendale che valgono oltre 40 milioni di euro – sottolinea l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia – sono progetti molto importanti. Le aziende potranno accedere ai finanziamenti previsti dal Fondo Crescita Sostenibile, che prevede un contributo da parte del MISE e un finanziamento agevolato da parte della Regione che farà leva su Veneto Sviluppo”.
“Sono solo alcuni dei tantissimi progetti sostenuti dalla Regione per il rilancio – commenta ancora l’assessore – stiamo parlando di finanziamenti significativi che garantiscono l’avvio di piani essenziali al rilancio di interi settori economici. Progetti che hanno oggi una valenza fondamentale e dimostrano la voglia di rilancio dell’intera economia veneta, anche in ottica anticovid. Non a caso, questa tipologia di interventi è stata inserita fra le altre misure del piano economico regionale anticovid Ora, Veneto!”.
Il primo schema di accordo per l’innovazione riguarda il sostegno del progetto denominato “Dispositivo Medico di Stimolazione Biofisica per la Rigenerazione della Cartilagine Articolare” attuato da una partnership composta da IGEA S.p.A. (capofila) e i partner Sinesy S.r.l. (con sede a Oderzo in provincia di Treviso), Università degli Studi di Ferrara, Istituto Ortopedico Galeazzi S.p.A., Istituto Ortopedico Rizzoli IRCCS.
La società Sinesy S.r.l. è una tech company specializzata in soluzioni di digitalizzazione dei sistemi informativi aziendali negli ambiti del retail, del manufacturing, della sanità e della finanza. Nel caso specifico, apporterà il proprio know-how al progetto occupandosi dello studio e definizione per l’ottimizzazione del protocollo di comunicazione tra le applicazioni e sviluppando la progettazione e realizzazione del software mobile, delle comunicazioni con gli altri device, del software centrale per la gestione dei dati e del sistema di vendita digitale.
Il piano finanziario riferito all’intero progetto prevede un costo complessivo di euro 6.857.847,03 e un ammontare totale di agevolazioni pari a euro 2.383.702. Per quanto riguarda la parte di Sinesy il progetto vale 1.733.976 euro, dei quali 489.440 euro di contributo MISE e 86.698 euro quale quota di competenza della Regione del Veneto limitatamente alle attività svolte in Veneto dall’impresa stessa.
Il secondo progetto denominato “Innovazione del processo produttivo del sito di Marghera di Fincantieri S.p.A.”. L’iniziativa sarà realizzata nell’ unità produttiva della Fincantieri S.p.A. sita in Marghera (VE). La società intende procedere con una completa riprogettazione del processo produttivo delle navi da crociera attraverso la sperimentazione di tecnologie innovative per la lavorazione e l’assemblaggio di semilavorati in acciaio e la realizzazione di componenti modulari prefabbricati. L’iniziativa prevede inoltre di modificare processi e programmi di supply chain e una revisione delle infrastrutture telematiche e di interconnessione dei sistemi di cantieri Operatione Techology (OT), dei sistemi centrali di elaborazione dati e di sviluppo di impiantistica. La revisione dell’intero processo produttivo e l’introduzione di specifiche innovazioni oltre che mantenere la competitività a livello internazionale del sito di Marghera, darà la possibilità al proponente di rispondere alle attuali esigenze del mercato acquisendo e realizzando nuove commesse per navi di grandi dimensioni, di 140.000 tonnellate di stazza lorda.
Il progetto vale circa 27.931.063 euro dei quali 5.586.212 euro di contributo dal MISE e 1.396.553 euro di finanziamento agevolato tramite la Regione.
Il terzo accordo al quale viene dato via libera riguarda il progetto denominato “Studio e sviluppo di Tecnologie avanzate per il SORting automaticO nei processi di produzione alimentare – TESORO” a cui partecipa, all’interno di una partnership, l’impresa Sipro S.r.l. di Verona.
Sipro è tra i leader italiani di mercato di costruttori di controlli numerici e ne produce circa 4000 all’anno. La società risulta in possesso di rilevanti competenze ed esperienza consolidata rispetto al settore tecnologico e, da tempo, ha scelto strategicamente di investire nell’ambito agroalimentare su cui si incardina il progetto. La proposta progettuale presentata, infatti, è finalizzata allo studio e sviluppo innovativo di tecnologie di manipolazione e di selezione per prodotti alimentari che utilizzino in modo sinergico le più avanzate tecniche di ripresa di immagini di automazione altamente sofisticate nel campo della visione iperspettrale (con l’utilizzo di telecamere 3D e di telecamere sensoristica iperspettrale) unitamente alle soluzioni algoritmiche con particolare riferimento all’Intelligenza Artificiale (deep learning, reti neurali, machine learning, etc). Tali sistemi faranno da “vista” per i robot di manipolazione ed i sistemi di selezione del materiale alimentare che dovrà essere posizionato e selezionato. La sfida del progetto sarà quindi quella di industrializzare ed inserire nelle soluzioni di automazione le tecnologie di manipolazione e di visione necessarie per gestire l’enorme variabilità della materia prima e di semilavorati.
Il piano finanziario riferito all’intero progetto prevede un costo complessivo di euro 5.635.150 e un ammontare totale di agevolazioni pari a 3.401.371 euro. Per quanto riguarda la parte di Sipro il progetto vale 1.637.500 euro, dei quali 968.375 euro di contributo MISE e 81.825 euro quale quota di competenza della Regione del Veneto limitatamente alle attività svolte in Veneto dall’impresa stessa.
Il quarto accordo approvato oggi in giunta è relativo al progetto “Sviluppo di una gamma di componenti ed apparecchi refrigerati per la moderna distribuzione alimentare a basso consumo energetico/ridotto impatto ambientale e verso l’agricoltura digitale (RENAD)” presentato da Epta S.p.A. di Limana (BL).
La società intende realizzare un complesso di nuove gamme di componenti ed apparecchi refrigeranti a basso consumo energetico e ridotto impatto ambientale per la quasi totalità dei segmenti esistenti tra plug-in e remoti e saranno dedicati alla vendita di derrate refrigerate. I nuovi prodotti saranno studiati e realizzati per essere “best in class” dal punto di vista energetico ad impatto nullo o quasi nullo dal punto di vista dei
refrigeranti usati e prodotti predisposti a un’innovazione digitale in chiave Industria 4.0. Il progetto seguirà due filoni fortemente intrecciati, volti alla sostenibilità ecologica e alla loro interconnessione digitale.
Il progetto vale 5.738.364 euro dei quali 1.879.171 euro di contributo dal MISE e 286.918 euro di finanziamento agevolato tramite la Regione.