“Due sono gli elementi essenziali che emergono dal lavoro di questi mesi del CTS di Veneto Sviluppo: le prospettive future con le traiettorie di sviluppo e la concretezza dei progetti presentati. Il PNRR è stato pensato in maniera centralizzata e le Regioni non hanno toccato palla. Questo ci ha costretto a fare un lavoro ulteriore, garantendo di essere pronti con progetti concreti. Ed è quello che abbiamo fatto grazie alla collaborazione fra scienziati di assoluto livello e con il coordinamento amministrativo di Veneto Sviluppo e la regia della Regione. I progetti sono pronti, si tratta di progetti industriali pensati per essere messi in atto da un partner industriale nei settori più strategici a partire da quelli dell’energia e del biotech/pharma. I progetti ci sono e in Veneto il futuro è già qui”.
Così l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato ha presentato oggi i risultati dei primi sette mesi di lavoro del Comitato Tecnico Scientifico della finanziaria regionale Veneto Sviluppo insieme al Presidente di Veneto Sviluppo Fabrizio Spagna, al presidente del CTS Paolo Villoresi e ai due componenti, Giorgio Palù per l’area biotech/pharma e Vito di Noto per l’area energia e idrogeno.
“Tutti i programmi individuati – precisa Marcato -, oltre a rispettare le indicazioni del PNRR e le linee guida regionali, mirano a realizzare due obiettivi considerati fondamentali dal CTS per favorire la crescita nel territorio veneto: il “reshoring” di attività ritenute strategiche per il Veneto e il raggiungimento di una progressiva indipendenza nella disponibilità di materie prime alla base di tutta la filiera della transizione ecologica e dell’energia green, Stiamo parlando di indipendenza energetica nei confronti colossi energetici come Russia, Cina e India”.
Nell’occasione sono state illustrate in dettaglio le traiettorie tecnologiche individuate nei settori più innovativi per il Veneto e i primi progetti, coerenti con PNRR e obiettivi strategici della Regione, per quanto riguarda le aree biotech/pharma, energia (idrogeno e biochimica dell’energia), tecnologie quantistiche e spazio.
“Il comitato ha lavorato alacremente in questi primi sette mesi di operatività, – è il commento di Fabrizio Spagna, Presidente di Veneto Sviluppo – individuando prima le traiettorie tecnologiche maggiormente strategiche per il futuro del Veneto e valutando e scegliendo poi i progetti con le migliori ricadute economiche e occupazionali per il nostro territorio. Sono in totale 19 progetti molto articolati, per un investimento complessivo pari poco meno di 650 milioni di euro, estremamente solidi e non certo utopici, che ci permetteranno di competere prima e meglio in settori decisivi per la nostra regione nel prossimo futuro, allargando lo spettro di applicazione delle tecnologie già esistenti nelle imprese del Veneto, riportando in questo territorio attività e produzioni strategiche e spingendoci verso una possibile indipendenza delle materie prime”.
Rispettando le indicazioni date da Veneto Sviluppo, il CTS ha così elaborato progetti concreti, immediati, sostenibili (sia in termini economici, sia ambientali che sociali), che prevedono importanti ricadute economiche, industriali, occupazionali e sociali per territorio, individuando direttamente un soggetto-partner industriale, disponibile a co-partecipare e a co-investire per la realizzazione dei progetti che riguardano il proprio settore d’applicazione.
Va sottolineato che si tratta di progetti aperti al territorio e ad altre aziende che si potranno aggregare/proporre sia nei settori indicati sia in quelli sui quali il CTS sta lavorando.
I 19 progetti sono così suddivisi: 4 nel settore spaziale, 5 nel settore energetico, 9 nel biotech/pharma e 1 nel settore delle comunicazioni quantistiche.
Il controvalore complessivo è pari a poco meno di 650 milioni di euro, in quota parte potenzialmente investibili dai fondi PNRR. Sono già in fase di avanzata preparazione una serie di altri progetti che andranno a coinvolgere anche il settore delle bioenergie e dell’intelligenza artificiale e che verranno presentati a breve al tavolo di partenariato sul PNRR coordinato dalla Regione Veneto.
Il Team Economico e giuridico del CTS sta, nel frattempo, completando un modello in grado di comprendere quali settori saranno maggiormente in grado di supportare la crescita del nostro territorio, valutando tutte le ricadute economiche e occupazionali di ogni singolo progetto che verrà presentato.
PROGETTI SETTORE SPAZIALE
Attività coordinata dal Prof. Stefano Debei.
Tenendo conto delle traiettorie tecnologiche condivise con tutto il CTS sono stati presentati inizialmente quattro progetti dall’ammontare di circa 40/50 milioni di Euro ciascuno, realizzabili in partnership con più imprese venete del settore. Si tratta di:
- Progetto -Apparati propulsivi per Mini Satelliti (100 – 200 kg). Progetto innovativo, pensato assieme allo spin-off T4I Spa di Padova;
- Progetto Mini satelliti (100 – 200 kg) per osservazione della Terra con Telescopi mono e stereo, multi e iperspettrali e telecomunicazioni in banda ottica free-space, con partner le aziende Stellar Project di Padovae Officina Stellare Spa di Vicenza;
- Progetto – Habitat extraterrestri e per ambienti ostili terrestri (esempio: Polo Sud) per misurare trattamento, condizionamento e controllo dei parametri di supporto all’abilità umana e per sistemi robotici di supporto all’uomo. Partner: Irca Spa di Vittorio Veneto (Treviso) e Isoclima Spa di Este (Padova).
- Creazione di un centro multidisciplinare dotato di simulatore in larga scala di Luna e Marte, Digital twin e Realtà Virtuale Aumentata e monitoraggio integrato delle infrastrutture tramite dati aerospaziali. Questo progetto, sul quale è stata già individuata un’area adatta, verrà presentato nell’ambito della Missione 4 del PNRR (infrastruttura per la ricerca applicata).
PROGETTI SETTORE ENERGIA
Attività coordinata dal Prof. Vito di Noto.
I progetti presentati (3 nel settore idrogeno e 2 nel settore batterie) puntano tutti nella stessa direzione: preso atto che l’idrogeno e le batterie saranno il futuro della transizione ecologica “green” sancita e finanziata dal PNRR, è cruciale ridurre la nostra sempre maggiore dipendenza da Paesi come la Cina rispetto a tutte le tecnologie di base per realizzare tale cambiamento epocale. Nel dettaglio, è di fondamentale importanza sviluppare e produrre nel nostro territorio i materiali funzionali strategici essenziali per la realizzazione dei dispositivi atti a rendere operative queste tecnologie. I progetti presentati vanno dunque nella direzione di creare un break tecnologico, al fine di: (i) poter ottenere una maggiore disponibilità di energia pulita ricorrendo ad una minore quantità di componenti strategici; oppure (ii) cambiare del tutto il paradigma tecnologico, ottenendo la stessa quantità di energia pulita ma ricorrendo a materiali più accessibili e meno costosi.
- Progetto, realizzato assieme alla BRETON SPA di Castello di Godego (Treviso), riguarda lo sviluppo di materiali attivi e assemblaggi membrana-elettrodo (MEA) per celle a combustibile tipo PEM (PEMFC) oltre lo stato dell’arte. Valore complessivo stimato del progetto: 50 Milioni di Euro.
- Progetto – Riguarda lo sviluppo di materiali attivi, MEA e celle per elettrolizzatori a membrana acida e alcalina atte a produrre “idrogeno verde”. In partnership con CINEL Gas Generators Srl di Vigonza (Padova). Valore complessivo del progetto: 10 Milioni di Euro.
- Progetto – Sviluppo di membrane a scambio protonico e anionico per celle a combustibile e basso elettrolizzatore. Il progetto è sviluppato assieme al partner industriale UFI Filters Spa di Nogarole Rocca (Verona) e ha un controvalore complessivo di circa 50 milioni di Euro.
- Progetto – Batterie avanzate al sodio fuso Mid-T in collaborazione con FZSoNick SA (Fiamm Sonick S.a.) di Stabio – Svizzera. Questo progetto prevede di ottenere due risultati importanti: (i) il “reshoring” di una attività ad alto contenuto tecnologico attualmente localizzata in Svizzera e (ii) una progressiva indipendenza del nostro Paese da tecnologie e materiali nel settore delle batterie di potenza. Valore stimato del progetto: 50 milioni di Euro.
- Progetto – Riguarda lo sviluppo e la produzione di sali di litio fluorurati per applicazioni in batterie al Litio-ione. Il progetto è sviluppato assieme alla società ALKEEMIA Spa di Porto Marghera (Venezia) specializzata nella produzione di acido fluoridrico e materiali fluorati. E mira a far sì che l’Italia e l’Europa possano diventare autonome nella produzione di sali di litio fluorurati. Valore del progetto: 50 milioni di Euro.
PROGETTI SETTORE BIOTECH/PHARMA
Attività coordinata dal Prof. Giorgio Palù.
I progetti presentati toccano ambiti ad elevata tecnologia e sostanze altamente strategiche che mirano a garantire una progressiva indipendenza dell’Italia dalla produzione soprattutto cinese. I progetti sono tutti immediatamente avviabili, poiché trovano la loro fattibilità nella collaborazione con aziende farmaceutiche del territorio veneto solide e disponibili a co-investire per alzare il livello qualitativo e tecnologico dei prodotti regionali e portare così il nostro territorio a una rilevanza mondiale in settori davvero chiave nel settore Biotech/Pharma.
- Progetto di “drug delivery” che prevede l’utilizzo dell’acido ialuronico (HA) come veicolo per il trasporto e il rilascio di farmaci per la cura di malattie, quali il carcinoma della vescica. Sviluppato assieme a FIDIA Spa di Abano Terme (Padova), prevede tempi di realizzazione di 1 o 2 anni. Investimento richiesto: 40 milioni di Euro.
- Progetto che prevede l’utilizzo dell’acido ialuronico (HA) come adiuvante al vaccino Covid-19. Programmato assieme a FIDIA SpA. Valore del Progetto: 10 milioni di Euro.
- Progetto “E-DRY NTM” anch’esso di “drug delivery” assieme all’azienda farmaceutica ZAMBON SpA di Vicenza. Il progetto consiste nell’identificare e sviluppare una
formulazione inalatoria in polvere secca, contenente uno o più antibiotici al fine di realizzare uno specifico trattamento per le malattie polmonari. Valore del progetto: 40 milioni di Euro.
- Progetto sulle terapie molecolari avanzate che prevede la produzione di plasmidi e RNA terapia. Per quanto attiene questo progetto si tratta di un caso di “reshoring nazionale”, che mira a riportare in Veneto la produzione attualmente sviluppata da una società biotech in provincia di Varese. Programma da avviare insieme a FIS Spa di Montecchio Maggiore – Alte Ceccato (Vicenza). Valore del progetto: 40 milioni di euro.
- Progetto insieme a FIS Spa indirizzato al potenziamento produttivo di principi attivi a rischio discontinuità nella fornitura in quanto dipendenti totalmente dalla produzione di India e Cina e per riattivare in Veneto la produzione dei c.d. Benzofenoni. Investimento totale previsto 32,5 milioni di Euro (progetto biennale dal 2022 al 2024).
- Progetto nel settore della R&S con FIS Spa, per larealizzazione di un nuovo centro ricerca unico e centralizzato per lo sviluppo e la produzione di nuovi principi attivi. Investimento totale previsto 50 milioni di Euro (progetto biennale dal 2022 al 2024)
- Progetto – Propofol (anestetico) per l’industrializzazione del processo brevettato Fresenius, da realizzare assieme alla società farmaceutica Fresenius Kabi iPSUM Spa con sede a Villadose (Rovigo).Valore del progetto: 50 milioni di Euro.
- Progetto per la realizzazione dell’impianto per la produzione degli enzimi proprietari necessari per la catalisi enzimatica dei peptidi (tecnologia unica al mondo) insieme a Fresenius Kabi iPSUM Spa. Valore complessivo del progetto: 25 milioni di euro.
- Progetto – produzione di Penicilline utilizzate nell’ambito dell’AMR, in collaborazione con Fresenius Kabi iPSUM Spa. Valore del Progetto: 55 milioni di euro.
PROGETTO SETTORE QUANTISTICO
Attività coordinata dal Prof. Paolo Villoresi, Presidente del CTS.
Il progetto presentato permetterebbe di costituire un’infrastruttura per l’innalzamento dei livelli di cyber sicurezza, partendo dalle esigenze della parte istituzionale (Regione, Sanità) e come fattore abilitante di nuove applicazioni per industria e terziario del territorio regionale Progetto Ven-QCI – Infrastruttura veneta per la cyber security. Il progetto, realizzato in collaborazione con CAV (Concessioni Autostradali Venete) di Marghera (Venezia), prevede la realizzazione di una rete con focus regionale per la distribuzione di chiavi quantistiche, che sia pronta a svilupparsi successivamente su scala nazionale, europea e intercontinentale. Il valore del progetto (breve termine 2-3 anni) è di circa 30 milioni di euro.