Un duro colpo (da record) al traffico di droga. L’ha inferto, nella mattinata dell’8 novembre, la Polizia stradale di Verona poi supportata dalla Guardia di finanza provinciale, durante l’attività di perlustrazione e controllo di routine in autostrada A4.
I particolari dell’operazione sono stati illustrati ieri pomeriggio in un conferenza stampa nell’Aula magna della Questura, con gli interventi del comandante della Polizia stradale di Verona, Girolamo Lacquaniti e del comandante provinciale della Guardia di finanza scaligera, colonnello Vittorio Francavilla.
Comandante Girolamo Lacquaniti Colonnello Vittorio Francavilla
Una pattuglia della Sottosezione sud della Polstrada è stata attratta dalle precarie condizioni d’un autocarro con illuminazione anteriore guasta diretto da est ad ovest. Fermato per una verifica, gli agenti hanno constatato che l’automezzo trasportava elementi idraulici (wc, lavandini ecc.) confermando la generica versione fornita dal guidatore.
Dato che questi non deteneva alcun documento di trasporto e supponendo irregolarità economico-finanziarie (lavoro in nero e quant’altro), i poliziotti hanno chiesto l’intervento d’una pattuglia della Guardia di finanza. Le circostanze e l’agitazione in crescendo dell’autista hanno fatto decidere alle forze dell’ordine un riscontro più accurato del carico nella caserma della Polizia stradale vicina al casello autostradale. Gli uomini in divisa hanno ispezionato l’interno del furgone scoprendo, tra le tipologie di sanitari, vari scatoloni contenenti panetti ad imitazione di mattonelle, sigillati con nylon. S’è trattato di ben 300 panetti del peso complessivo di oltre 355 kg di sostanza bianca accertata, dopo un esame speditivo narco-test, cocaina purissima.
Il trasportatore, un bresciano quarantenne con precedenti, è stato arrestato per il reato di traffico di sostanze stupefacenti e, su disposizione del dott. Mauro Leo Tenaglia (PM di turno presso la Procura della Repubblica di Verona), condotto nella Casa circondariale di Montorio in attesa dell’udienza di convalida.
Il quantitativo di droga è il più consistente sequestrato nel territorio veronese dove il precedente primato negativo era di 105 kg individuati.
I 355 kg di cocaina, immessi nel mercato dello spaccio, avrebbero potuto valere addirittura 35 milioni di euro.
Solo una settimana addietro la Guardia di finanza aveva raggiunto un altro risultato positivo togliendo dal circuito malavitoso 11 kg di cocaina ed arrestando ad Affi tre trafficanti albanesi.
Nell’occasione della conferenza stampa, il comandante della Polstrada, Girolamo Lacquaniti, ha riferito anche dell’arresto d’un ricercato romeno sul quale gravava un mandato europeo dovendo scontare più di 12 anni di detenzione in quanto accusato, nel suo Paese, di “creazione di organizzazione criminale” (equivalente dell’associazione per delinquere dell’ordinamento legislativo italiano), rapine aggravate (anche con armi), furto aggravato e per essere stato sorpreso per 16 volte alla guida di auto senza avere la patente.
Sempre nella direttrice d’autostrada est-ovest è stato fermato un siciliano di 65 anni con precedenti dedito alla clonazione di bancomat attraverso la manomissione degli sportelli automatici, fornito di tutta la strumentazione necessaria e della puntigliosa annotazione dei sopralluoghi fatti presso gli istituti bancari presi di mira.
Claudio Beccalossi