E’ stato tradito dal nervosismo l’ultimo “furbetto” della patente incastrato dalla Polizia locale mentre tentava di superare l’esame di teoria alla Motorizzazione civile di Verona.
Tentativo fallito grazie all’intervento dell’Ispettore addetto al controllo degli esaminandi che, accortosi del nervosismo del candidato, gli si è avvicinato verificando la presenza di un congegno ricetrasmittente.
Da lì l’immediato intervento degli agenti della Polizia locale del Laboratorio Analisi Documentale del Comando di via del Pontiere che, giunti sul posto, hanno atteso che il candidato terminasse l’esame per poi portarlo nella stanza accanto alla sala esami. E’ qui che sono stati ‘scoperti’ un telefono cellulare attivo e con fotocamera accesa, una batteria ausiliaria ed una sim dati, il tutto accuratamente celato sotto la felpa del candidato.
Tramite un microforo, la videocamera filmava la scheda e, grazie all’aiuto esterno di una terza persona, il candidato rispondeva in maniera corretta ai test.
La persona è stata deferita in stato di libertà e l’esame annullato. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Verona sono solo all’inizio per giungere a chi, materialmente, organizza queste truffe. Il candidato, proveniente da un’altra provincia, ha ammesso di aver contrattato, per il superamento dell’esame, la somma di 2.500 euro.