Anche a Verona come in tante altre parti d’Italia qualcuno lascia in giro, su superfici e posti facilmente vedibili, delle piccole pietre rotondeggianti, dipinte a mano e protette da vernice trasparente, con una dedica destinata agli sconosciuti che le rinvengono.

Quello trovato e fotografato su un parapetto di lungadige San Giorgio reca un beneaugurante messaggio: “Ciao. Postami su Facebook Un sasso per un sorriso Buona fortuna by Ros”. Ed è infatti sul social che si reperiscono notizie più dettagliate sull’iniziativa che sta diffondendosi a macchia d’olio. Il profilo del gruppo privato “Un sasso per un sorriso (Originale)®”, con amministratori Heidi Aellig, Laura Angelini, Davide Biagiotti ed Andrea Mancini, ha ormai raggiunto più di 141.500 membri (al 24 agosto c.a.). Un successo in continua crescita, senza dubbio.

Il fine dell’iniziativa viene appunto espresso su Facebook ed è quello “di regalare allegria e sorrisi, perché la gente ha bisogno più che mai di una cosa positiva”. Le… istruzioni per l’uso? “Disegniamo o scriviamo frasi carine sui sassi, poi facciamo una foto per farli vedere al gruppo. Lasciamo i sassi fuori da una parte ben visibile, per esempio su una panchina, o in mezzo ai fiori per regalare un sorriso a chi li trova. Se questa persona ha Facebook, sarebbe carino se pubblicasse la foto del sasso trovato nel gruppo. Dietro ogni sasso scriviamo: Un sasso per un sorriso – Gruppo Facebook. Buon divertimento”.
Non mancano le regole d’accesso e comportamentali: “Sono ammessi solo post che riguardano il gruppo (sassi e non altri materiali, sassi colorati per essere lasciati e sassi ritrovati); trattate il gruppo con rispetto; non inquiniamo (i sassi vanno messi solo con un protettivo – acrilico, non lacca per i capelli – che evita che i colori si sperdano nella natura); vietato vendere i sassi nel gruppo; rispettate la natura (è vietato prendere i sassi nelle spiagge e ai fiumi per non creare danni all’ambiente. Non è regola nostra ma dello Stato ed è sanzionabile); non disegnate immagini violente; no pubblicità; i sassi devono essere trovati per caso (non si fanno sassi su commissione)”.
Il profilo consiglia d’utilizzare “colori acrilici in tubetto/vasetto e pennelli o pennarelli acrilici e spray acrilico trasparente per proteggere i sassi colorati da pioggia ecc.”. Ed invita: “Se trovi Un sasso per un sorriso postalo sul gruppo scrivendo in che paese l’hai trovato. Il sassosorriso lo puoi tenere o rimettere in giro”.
Una curiosità: quante di queste “miniopere dell’ottimismo” sono state reperite o si trovano ancora disperse a Verona in attesa d’essere “scoperte”, considerando la dilagante popolarità dell’idea?
Claudio Beccalossi