Breve “escursione” in terra veronese (appena una manciata di ore, la prima in Veneto), stamane, 20 maggio, per il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi (Roma, 3 settembre 1947). Ha voluto incontrare personalmente i ragazzi della seconda D della scuola media “Dante Alighieri” di Sommacampagna che, pungolati dalla loro professoressa Elena Murino, gli avevano scritto lettere su temi d’attualità. Draghi ha scambiato riflessioni e stimoli con gli studenti nella palestra dell’istituto.
Contestato da un gruppo di aderenti a “Verona per la libertà” con un presidio fisso e striscioni (“Fermate il soldato Draghi”, in riferimento all’invio di armi all’Ucraina), al suo arrivo davanti alla scuola è stato accolto dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dal prefetto, Donato Cafagna, dal presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto, dal sindaco di Sommacampagna, Fabrizio Bertolaso oltre che dalla deputata Alessia Rotta e dal senatore Vincenzo D’Arienzo (ambedue Pd) e dai consiglieri regionali Anna Maria Bigon (Pd), Tomas Piccinini (Lista veneta autonomia) e Filippo Rigo (Lista Zaia Presidente).
Il presidente del Consiglio ha parlato di affetti familiari (della moglie, in modo particolare, a cui è grato), dei suoi insegnanti e, inevitabilmente, del conflitto in Ucraina, dei profughi, della ricerca d’una pace, dei suoi colloqui con Putin, Zelens’kyj, Biden, del futuro dietro l’angolo dopo le sofferenze della pandemia.
Quindi, s’è recato sul colle Belvedere, dove sorge l’Ossario di Custoza che conserva i resti di 1.894 caduti d’ambo le parti (italiana ed austriaca) che si fronteggiarono nelle due sanguinose battaglie risorgimentali del 1848 e del 1866 (Prima e Terza guerra d’indipendenza), per deporvi una corona d’alloro.
[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=gZ6efieKcOU[/embedyt] [ngg src=”galleries” ids=”8″ sortorder=”69,68,66,67″ display=”basic_imagebrowser”]Nelle immagini: la corona d’alloro davanti all’altare ed all’immagine di don Gaetano Pivatelli, parroco che si prodigò perchè i caduti sepolti altrove trovassero un unico luogo di riposo
La cerimonia, di qualche minuto, ha costituito un austero omaggio alle vittime d’allora, con pubblico e giornalisti tenuti rigorosamente fuori.
Infine, Mario Draghi ed i suoi accompagnatori hanno raggiunto Sant’Ambrogio di Valpolicella per visitare Masi Agricola, l’azienda vinicola gestita dalla famiglia Boscaini ormai da sette generazioni.
Servizio, foto e video di
Claudio Beccalossi