Forse, i vaghi avanzi dell’affresco sulla facciata dell’edificio in via Nicola Mazza 79 avrebbero meritato, come… premio di consolazione dal degrado, almeno la loro salvaguardia così com’erano, nebbioso ricordo di forme e colori perduti.
Invece no!
Non bastava l’offesa del tempo e delle generazioni. Ci voleva l’ennesimo oltraggio, l’affronto finale, il marchio del vandalismo idiota: il lancio d’un qualcosa di liquido (inchiostro nero?) che ha imbrattato la parte inferiore, a sinistra, con relativo gocciolamento. Seccando e perdurando lì, naturalmente, senza che nessuno intervenga, come un comandamento dell’inciviltà.



Il colpevole del gesto barbaro può andar fiero; ha fatto centro! Anche grazie all’indifferenza altrui…
Testo e foto di Claudio Beccalossi