A poca distanza dal ponte Aleardo Aleardi ed alla confluenza di lungadige Capuleti con i Giardini San Josémaria Escrivà (cioè, a ridosso del traffico pedonale soprattutto di turisti che dal parcheggio nei pressi del Cimitero monumentale vanno verso il centro cittadino percorrendo via Pallone e poi ritornano ai loro pullman) una scalinata maleodorante, con tanto di siringa abbandonata, porta all’ennesima sacca di degrado che chissà perché sfugge a controlli e bonifiche.
L’area di passaggio, destinata a parcheggio, evidenzia angoli appartati che servono quali servizi igienici a… cielo aperto, discarica di immondizie varie ed alla preparazione e consumo di droga.
Il tutto al cospetto d’una lunga ed articolata “galleria di murales” con qualche inquietante riferimento (alla “mafia nigeriana”, ad esempio), opera di vandali dello spruzzo più che di graffitari cosiddetti metropolitani. Il già desolante quadro d’insieme è aggravato dalla “scoperta” d’una grata di qualche scantinato con… sorpresa. Osservando all’interno, tra erbacce e rifiuti sono ammonticchiate varie siringhe, evidentemente buttate lì da tossicodipendenti che volevano disfarsene dopo il “buco”.
Le condizioni generali del contesto dimostrano che da tempo nessuno va a ficcarvi il naso con intenti d’arginare (se non impedire) il triste andazzo e di procedere ad una sanificazione dell’area…
Claudio Beccalossi