“Proibiti” alla pubblica attenzione, “visti da vicino” solo da occasionali autorizzati e disdegnati dagli abitudinari attorno, campano su tratti di binario vecchi assi con ruote di motrici e vetture di treni (anche d’epoca) che farebbero gola a musei ed istituti tecnici, oltre che ad amatori e collezionisti del ramo.
L’ingegneria di settore identifica sala montata l’insieme formato da due ruote e dall’asse corrispondente (assile o sala) d’un veicolo ferroviario.
I “relitti derelitti” si trovano in un’area marginale ben poco curata, come logica detterebbe, all’interno dell’ex Deposito Locomotive Santa Lucia (oggi Impianto manutenzione rotabili di Trenitalia e Mercitalia Rail del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane), con accesso (agli addetti ai lavori) da via Carlo Alberto Dalla Chiesa.
“Distrattamente” dimenticati ed elementi doc, a loro insaputa, d’una sorta di “cimitero di dinosauri” ferroviari dismessi, le sale montate (anche con raggi) costituiscono, più che altro, un “magazzino ricambi” dal molto eventuale utilizzo per sopravvissuti convogli a vapore che sbuffano ed arrancano ancora, di tanto in tanto, in nostalgiche ma poeticamente suggestive rievocazioni del tempo andato su strada ferrata…
Claudio Beccalossi