Rilassa e ricarica camminare nel tratto iniziale del Parco Adige Sud nella località Boschetto, dopo la fine di lungadige Galtarossa che poi lambisce il ponte della Ferrovia ed il Nuovo Circolo Ippico Scaligero.
Avventurandosi tra il verde di sentieri poco calpestati e fuori dal tragitto principale in terra battuta, con il fiume Adige che scorre a destra, si “scoprono” una vegetazione fitta fitta (in cui mancherebbero solo Sandokan e le sue Tigri di Mompracem), spiaggette isolate e mini arenili suggestivi, toccati morbidamente dall’acqua che, nonostante lo strombazzato periodo di siccità, non appare così avara, anzi…
Però, la riva di sabbia più ampia, frequentata da cultori della privacy dal palato fine, ha suoi peccati da farsi perdonare, non di troppa avvenenza naturale (quella c’è, eccome…) ma di poco rispetto ecologico (che, purtroppo, c’è…).
Peccati commessi da chi viene, si gode il fresco che stuzzica l’appetito e, dopo aver consumato e bevuto quanto portatosi appresso, lascia gli inevitabili avanzi in sacchi appesi ai rami o disseminati in giro, confidando in chissà quali interventi di sgombero da parte di terzi.
Per carità, un contenitore portarifiuti è presente ma stracolmo (chissà da quando) di poco simpatica… materia prima. Quindi, l’immondizia rimane lì, a macerare ed a far rimuginare quanti, eventuali testimoni, non sanno come agire per arginare il degrado se non demandando ad organismi di tutela ambientale l’opera di ripulitura.
Per fortuna, la spiacevole circostanza riguarda solo la spiaggetta-madre, mentre le altre ben minori, riscontrabili in quel tratto di “safari casalingo”, non risultano intaccate da fattori inquinanti.
La breve escursione tra verde, fiume e “lidi” lillipuzziani merita un album fotografico. Come proposta d’itinerario tra natura pressoché sottocasa…
Servizio e foto di
Claudio Beccalossi