Tra tante brutture di vandalismo graffitaro che imperversano nelle meno celebrate e seminascoste viuzze del centro città, in vicolo Ponte Nuovo è avvenuto il “miracolo” della rinascita, della rivincita del bello, del rinascimento dallo sfacelo del degrado.
Grazie all’originalità d’uno street artist ed ai “mecenati” proprietari d’un bed and breakfast , lo stretto e breve percorso nel dedalo storico veronese ha trovato una nuova dimensione, diventando richiamo e sosta alternativa, non solo turistica.
L’artista urbano Lucio Sartori, originario di Rovereto, che si firma LSD69, cioè, Lucio Sartori Del 69 (niente a che fare con la potente sostanza psichedelica LSD, acronimo dal tedesco Lysergsäurediethylamid, dietilamide dell’acido lisergico), sponsorizzato da Mario Mazzi e dalla moglie Nadia del dirimpettaio B & B “Agli Scaligeri”, ha realizzato una serie di coloratissime opere su supporti come centraline e cabine di comando e d’alimentazione, prima magari dalla vernice esterna scrostata o vandalizzati dagli impiastri delle bombolette spray.
Il risultato della “revisione creativa” realizzata da Sartori è la “galleria d’arte” a cielo aperto del vicolo, con soggetti di sognante poesia, di favolistica allusione. Elaborazioni personali presenti in altri luoghi cittadini (in via Cappello, in piazza Cittadella, in via Sottoriva, in via dei Mutilati, in via Alberto Mario ecc.) dove positive espressioni di talento hanno sostituito il niente disturbante di certi graffiti/scarabocchi pseudo metropolitani.
Servizio e foto di Claudio Beccalossi