Verona. La città degli alberi abbattuti. Da mesi ormai, dalla tromba d’aria di agosto, gli alberi pericolanti sono stati tolti o in parte tagliati. Da quel momento è iniziata la ruspa facile… Tantissimi gli alberi che vergognosamente si continuano ad abbattere nella città, nei parchi, nei giardini e lungo l’ Adige, nonostante non siano malandati o pericolanti. Abbiamo già come città subito la chiusura di tantissimi spazi verdi, giardini e parchi aperti ad intermittenza e alcune aree sono totalmente chiuse da mesi senza validi motivi e soprattutto senza alcun lavoro di manutenzione e recupero. Nonostante siano aree per noi chiuse non lo sono per la delinquenza notturna, che si aggira in città, che entra ovunque superando cancellate rotte, nastri rossi e bianchi di segnalazione o barriere messe lì come monito chissà per chi poi. I parchi, i giardini e gli alberi sono Fondamentali nelle città, dovrebbero esser tutelati come vere e proprie infrastrutture anzi più ancora di quelle. Sono il bene primario delle città, in quanto abbassano il tasso di inquinamento e la temperatura in estate, oltre a produrre ossigeno( che data la situazione attuale direi ne abbiamo tutti molto bisogno). Già, producono ossigeno. Forse non lo ricordava chi li ha fatti abbattere, non emettono segnali Wi-Fi gli alberi secolari nelle città… Forse non sono perciò considerati utili, vista la città sempre più tecnologica che si prospetta. Emettono solo ossigeno. Peccato. Quindi abbattiamoli pure, in fondo sono solo piante, così c’è più spazio “utile” per costruire strade, edifici, case. Cosa vuoi che sia per qualche pianta in meno. Peccato che siano stati ormai abbattuti centinaia di alberi e nessuno dica nulla. In molti parchi pubblici l’ erba non c’è nemmeno più, l’ erba quella vera intendo, è stata prontamente sostituita con quella sintetica, più perfetta, più pulita, più sicura, o da ghiaia, più forse di bell’ aspetto e ordinata, richiede meno manutenzione anche. Che per caso non si lavori troppo per l’ erba o i parchi comunali. La città sta diventando di plastica, molti guardano e scuotono la testa quando passano ma non fanno in fondo niente. Molti si chiedono il motivo di questo accanimento alla natura senza aver da nessuno risposte valide o logiche. Perché non c’è ragione e nessuna logica in questo. Dovremmo prendere esempio da molti altri Paesi o città italiane dove vengono ampliate le zone verdi e piantati alberi nuovi. A Verona no, qui alberi nuovi non se ne piantano, ne si mantengono in vita quelli che sono qui secoli prima di noi di cui invece dovremo avere grande cura. Oggi il mondo è un luogo con un tasso di inquinamento elevatissimo, una delle cose più semplici per contrastare questo fenomeno sarebbe la tutela dei parchi e degli alberi e non solo ma l ‘ ampliamento di queste aree verdi. Avremo forse un’ aria leggermente più pulita e respirabile… Ma no noi pensiamo solo a chiudere le zone al traffico e ai monopattini elettrici. Ormai Verona è la città dei monopattini, dai un po’ di quelli alla popolazione ed è contenta. Peccato non si possa più sedersi sulle panchine, perché sono state tolte anche quelle o perché su quelle che ci sono ora c’è divieto di seduta spesso a fasce orarie o permanente. Peccato non ci siano alberi come qualche mese o anno fa. Peccato che metà parchi e giardini non sono più accessibili ai bambini e ai cittadini, sono solo accessibili a chi la notte ci entra lo stesso, senza controlli di nessun tipo, e distrugge ciò che gli capita a tiro. Peccato qua sia ormai tutto allo sfascio, lasciato totalmente andare e a nessuno importi. Ma ci dovrebbe importare, perché questa è la nostra città e chi ci vive siamo noi. Abbiamo comunque sempre tanti monopattini,per spostarci velocemente, in modo comodo, efficace e veloce senza nemmeno inquinare. Intanto i parchi sono chiusi però, senza manutenzione alcuna e senza che nessuno ci dica se e quando riapriranno. Intanto alberi ce ne sono ogni giorno un po’ di meno. Quelli sono passati di moda, non hanno utilità. Questi lavori devono esser sospesi, questo scempio deve finire. La città ha bisogno per tutti di alberi e giardini soprattutto ora, nel caos e la follia generale che ci sovrasta. Non basta scuotere la testa e passare oltre o esser depressi e rassegnati di fronte a queste cose inaccettabili. Bisogna agire nel concreto e chiedere la sospensione degli abbattimenti e la riapertura in sicurezza dei nostri parchi e che ci siano le manutenzioni dovute in modo costante e reale.
Alessandra Cordioli