“Promuovere dignità attraverso l’accompagnamento”, questo il tema che animerà sabato 28 maggio dalle h 9.00 l’annuale Convegno per il Coordinamento Diocesano Gruppi e Centri di Ascolto Caritas.
L’incontro è riservato a circa 200 rappresentanti provenienti da tutta la diocesi e sarà aperto dalla Santa Messa celebrata da S.E. il Vescovo, mons. Zenti.
I Gruppi e CdA Caritas presenti al Centro Mons. Carraro di Lung.ge Attiraglio, sono 56 in tutta la diocesi e saranno condotti alla riflessione e poi al dibattito da mons. Giuliano Ceschi, direttore di Caritas veronese, dal dott. Carlo Croce, vicedirettore di Caritas veronese e dalle relazioni del direttore di Caritas Diocesana di Lucca, dott.ssa Donatella Turri, con una analisi su “Quale stile nell’accompagnamento” e a seguire, don Luca Facco, direttore della Caritas Diocesana di Padova, che relazionerà su “Condivisione di criteri e buone prassi”.
Un meeting che punta a far incontrare “le sentinelle sulla porta”, operatori e volontari che accolgono, ascoltano, discernono e vivono direttamente le problematiche della povertà nel territorio diocesano. Un’occasione inoltre per fissare alcuni punti rispetto alla missione di Caritas e al suo stile nell’agire e nell’accompagnare le persone in difficoltà, in modo da tracciare una mappa il più realistica possibile rispetto al momento difficile che molte nostre famiglie stanno vivendo.
“Il Convegno per il Coordinamento dei Gruppi e Centri di Ascolto Caritas – spiega mons. Ceschi, direttore di Caritas Diocesana – è un appuntamento d’incontro annuale. Quest’anno approfondiremo ulteriormente il tema dell’accompagnamento come elemento fondante della missione Caritas. Con l’aiuto dei relatori ci ricollegheremo al tema degli stili di vita focalizzando l’attenzione sul processo di orientamento sia delle persone singole che ci chiedono aiuto, sia delle comunità alle quali ci rivolgiamo, al fine di fissare un unico modus operandi dei centri d’ascolto e delle Caritas parrocchiali. Tenteremo di scendere nel concreto per dare ai presenti strumenti anche focalizzando i criteri e le buone prassi che richiamano la missione stessa di Caritas e introducono alla ricerca delle alleanze necessarie al fine dell’accompagnamento efficace di quanti si rivolgono a Caritas”.