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Sono dati record (in negativo) quelli che riguardano il livello del fiume ad Albaredo d’Adige. Il monitoraggio continuo da parte dell’Arpav (Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto) ha registrato nella stazione di competenza, il 25 aprile con elementi ancora non validati, addirittura un livello idrometrico -8.39 (https://wwwold.arpa.veneto.it/bollettini/meteo/h24/img23/MapLastIdro.htm?x=9647). Una misura inquietante che va ad aggiungersi ad altre precedenti (il 24 aprile era -8.70), confermando il persistere della bassa portata d’acqua che sta assumendo connotati gravi e storici nello stesso tempo. L’Adige a Legnago non sta meglio: nello stesso giorno ha raggiunto un altrettanto preoccupante…

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Le piogge a singhiozzo di questi giorni non hanno fatto battere ciglio alla persistente, scarsa portata d’acqua del fiume Adige e dei suoi bacini interessati. Siccità e magra a lungo termine hanno già mutato gli ormai ex usuali aspetti del letto e delle sponde, allargando tratti di sabbia, ciottoli, ghiaia e facendo emergere insolite porzioni di terra, prima sì e no intraviste a fior d’acqua. Una trasformazione che, criticità idrica a parte, sta assumendo nuova identità ambientale è quella che riguarda una lingua d’affioramento sabbioso, spoglio, al termine del canale Camuzzoni, nei pressi del tratto di fiume che…

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   Settimo di Pescantina – Continua ad impensierire la scarsa portata d’acqua del fiume Adige che, nella stazione dell’Arpav (Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto) a Verona, registra ancora consistenti cali nei livelli idrometrici in m (medio, minimo e massimo): -2.12, -2.17 e -2.06 il 19 marzo, -2.13, -2.18 e -2.09 il 20 marzo e -2.09, -2.18 e -2.02 il 21 marzo.    Anche altri punti di rilevazione in provincia di Verona contribuiscono alla preoccupazione generale: -8.57 ad Albaredo; -6.33 a Legnago; -2.65 a Pescantina (dati del 21 marzo esposti in modo automatico, senza validazione preventiva) Ed…

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Una “sorpresa” inaspettata, non solo per gli ambientalisti più duri e puri ma anche per i frequentatori (propensi a sudate tutta-salute in mountain bike, di corsa od a passeggiate per scopi didattico-naturalistici o semplicemente distensivi) del Parco dell’Adige Sud, dalla “porta d’ingresso” in località Boschetto, in fondo a lungadige Galtarossa, nei paraggi del ponte della Ferrovia e del Nuovo Circolo Ippico Scaligero verso Bosco Buri, nella frazione di San Michele Extra od addirittura in direzione di Zevio, ben oltre. Nel tratto di riva del fiume Adige tra il ponte ferroviario ed il parcheggio antistante il Circolo sono stati…

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Prosegue il lungo periodo di secca che attanaglia anche le risorse idriche del fiume Adige, in calo esponenziale. Foto e video qui pubblicati (ripresi nel tratto di sponda oltre il termine di via Lazzaretto, a Porto San Pancrazio, davanti all’altra riva di via Bernini Buri, a San Michele Extra) testimoniano l’arretrarsi del letto di scorrimento dell’acqua e l’avanzata della superficie asciutta con sabbia e ciottoli. Uno scenario quasi lunare, sicuramente insolito e preoccupante anche per l’ecosistema, fauna ittica compresa. La mancanza di sostanziose precipitazioni sta limitando la portata del bacino fluviale e coinvolgendo, con effetto domino, i canali…

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