Coldiretti, “Colpiti frutteti, vigneti e fabbricati agricoli“
L’arrivo della grandine, con chicchi grandi come albicocche, assieme a tempeste di vento e forti temporali fa salire il conto dei danni nelle campagne veronesi già duramente provate dal caldo e dalla siccità che hanno seccato la terra, ridotto i raccolti di mais, e grano e tagliato la disponibilità di foraggio per gli animali nei campi arsi dal sole.
È quanto afferma la Coldiretti scaligera in riferimento all’ultimo episodio di maltempo di giovedì 7 luglio.
Secondo un primo monitoraggio di Coldiretti Verona, si segnalano danni a fabbricati agricoli e coltivazioni per grandinate e vento forte nell’est veronese e nella bassa dove sono state colpite a macchia di leopardo colture di frutta, seminativi e viti.
“Proprio la grandine è la più temuta dagli agricoltori per i danni irreversibili che provoca ai raccolti e che in una manciata di minuti è in grado di distruggere il lavoro di un anno. La pioggia – continua la Coldiretti – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.“
“Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.“
Codive, frutta, olivi e uva colpite da grandine e vento
Danni all’agricoltura veronese per grandine e vento forte giovedì sera.
Nella bassa veronese, nei comuni di Cerea, Casaleone, San Pietro di Morubio, Isola Rizza e Oppeano CODIVE segnala grossi chicchi di grandine che si sono abbattuti su colture (frutta, mais e soia, tabacco) e su strutture.
Nella parte est della Val d’Alpone: Vestenanova, San Giovanni Ilarione e Montecchia di Crosara la grandine ha colpito fortemente vigneti, olivi e ciliegi. Nella zona di San Bonifacio pioggia e un po’ di grandine a macchia di leopardo.
Non è stata risparmiato l’est veronese in cui sono state particolarmente colpite le colture frutticole (mele, pere e pesche) e vigneti nelle zone di Belfiore, Caldiero, Zevio e Ronco all’Adige.
Nelle zone di Salizzole, Bovolone, Concamarise i danni – precisa CODIVE – si aggiungono a quelli provocati dal fortunale con vento forte del 4 luglio sera.
“Il nostro tecnico è al lavoro per le rilevazioni sul territorio e verificare la situazione. La vite e le colture di frutta sono tra le produzioni maggiormente assicurate poiché territorialmente più presenti e – evidenzia il direttore del CODIVE Michele Marani – nei prossimi giorni sarà possibile fare un primo bilancio. Ormai da anni verifichiamo che le avversità atmosferiche si avventano sulle produzioni distruggendo anche le reti protettive. I migliori degli impianti in certe situazioni non resistono alla furia della calamità”.
“CODIVE attraverso il proprio fondo Mutualistico – conclude Marani – tutela anche i danni alle strutture quali impianti di frutta e di vite. L’importante è aderire prima del verificarsi dell’evento. Ad esempio, gli agricoltori della zona dell’est veronese colpita un paio di anni fa da tromba d’aria hanno subito consistenti danni alle strutture. I soci di CODIVE, aderenti ad Agrifondo, hanno ricevuto nel caso specifico risarcimenti (nel totale quasi 400mila euro) che altrimenti sarebbero stati a loro completo carico”.