Protagonisti saranno atleti e artisti diversamente abili all’insegna dell’inclusione, integrazione e accessibilità, spinti dallo slogan “Abbiamo bisogno di noi!”, per promuovere una cultura di tutti e per tutti.
Sabato il festival “InConTrArti”, con danza, musica, teatro e dance ability nelle vie e piazze della città.
Domenica in piazza Bra protagonista sarà lo sport, con sitting volley, rugby in carrozzina, baseball per non vedenti, calcio, basket e tanto altro.
In cartellone fino all’11 giugno la mostra Street Garrely nei negozi ed esercizi pubblici della città con l’esposizione di opere realizzate da persone con disabilità degli atelier e centri diurni di Verona e provincia.
Verona è la città del “noi”. Senza barriere, diseguaglianze e dove ognuno può far sentire la sua voce. Sabato 27 e domenica 28 maggio ritorna “La Grande Sfida International”, manifestazione giunta alla 28^ edizione sostenuta dal Comune di Verona e numerose realtà del territorio, che coniuga arte, sport e dialogo alla quale parteciperanno persone con disabilità provenienti da tutta Italia e dall’estero.
“Potremmo dire che la Grande Sfida è una delle manifestazioni proposte dalla nostra città in maniera futuristica – ha detto il sindaco Damiano Tommasi – ma rappresenta anche la nostra sfida, che giochiamo ogni giorno. L’abbiamo fatto ospitando in Amministrazione i suoi ragazzi, dimostrando che a Verona e provincia la sensibilità è alta, ma bisogna sempre tenere alta l’attenzione, e credo che il terreno sia fertile per accogliere questo tipo di eventi. Sono molto contento perché lo sport, con le sue tante sfaccettature, in questa occasione mette in luce questa sua funzione, invece di relegarsi come spesso accade alle medaglie, alla tv o ai grandi campioni. La realtà è che fa parte delle nostre vite e rientra completamente nell’obiettivo di quest’anno de La Grande Sfida: ‘Abbiamo bisogno di noi!’. Non c’è infatti nessuno sport di squadra dove si possa pensare di far tutto da soli. Avendo la delega allo sport, vedere la nostra città animata da questi ragazzi e ragazze, atlete e atleti, con un taglio anche internazionale, è motivo di orgoglio. Fin dalla prima edizione facciamo il tifo per questa manifestazione, alla quale quando ho potuto ho partecipato, ed è un piacere presentarla da primo cittadino. Sono convinto che saranno due bellissime giornate, e che i ragazzi e le loro famiglie si meritano, soprattutto perché è un legame che va oltre la singola attività, a cui si aggiungono l’internazionalità, le tante associazioni del territorio e le altre città che partecipano e scoprono la bellezza di Verona, una valida scusa per essere presenti questo fine settimana”.
Lo slogan scelto per questa edizione è “Abbiamo bisogno di noi!”, un invito che vuole sottolineare ancora una volta come nessuno possa camminare da solo e quanto sia importante contemplare le diversità, instaurando una comune cultura senza diseguaglianze, ma trovando il completamento l’uno nell’altro. La Grande Sfida lo fa da sempre, in tutto il territorio veronese, attraverso la condivisione delle passioni per lo sport, l’arte, il lavoro, le relazioni, la dimensione spirituale.
La due giorni di eventi infatti si aprirà sabato con il festival “InConTrArti”. Artisti con diverse abilità si esibiranno danzando, suonando, recitando e nella dance ability in via Cappello, Piazza delle Erbe, Cortle Mercato Vecchio, Piazza dei Signori, Via Mazzini e Piazza Brà. In serata invece spazio allo sport, con la Gara Internazionale di nuoto alle Piscine “Montebianco” a San Michele Extra.
Domenica mattina sarà dedicata al convegno in Gran Guardia “Abbiamo bisogno di noi!”, seguito dalla messa. Dopo il pranzo il pomeriggio si aprirà con la tradizionale sfilata per le vie del centro, per poi dare il via a sport e giochi in Piazza Bra che vedranno protagonisti ragazzi e persone, tra cui per la prima volta un gruppo proveniente dall’Albania, con disabilità psichiche, fisiche, sensoriali ed il coinvolgimento delle associazioni cittadine.
La piazza sarà animata da divertenti, appassionanti e coinvolgenti partite di basket, pallavolo, calcio, ma anche gare di atletica il sittin-volley, con la presenza dell’ex campione Andrea Lucchetta, il baseball per non vedenti, il rugby in carrozzina e il tennis tavolo. Contemporaneamente ci saranno interessanti momenti informali di incontro tra cittadini e operatori del settore perché, per una comune cultura del “noi” è fondamentale diffondere il messaggio. La manifestazione si chiuderà con le premiazioni e un concerto davanti a Palazzo Barbieri.
A sottolineare inoltre il capillare e incesssante lavoro de La Grande Sfida Onlus è la “mostra in movimento” Street Gallery. Fino all’11 giugno, all’interno dei negozi ed esercizi pubblici, ci sarà un’esposizione di manufatti artistici realizzati da persone con disabilità degli atelier e centri diurni di Verona e provincia.
Tutte le informazioni e il programma dettagliato sono sul sito https://www.lagrandesfida.org/
L’evento è stato presentato questa mattina in Sala Arazzi dal sindaco con delega allo Sport Damiano Tommasi. Sono intervenuti Roberto Nicolis e Alessandra Previdi de La Grande Sfida Onlus, gli atleti Alessandro Filippi, Martina Piccoli e il pianista Andrea Speri, il socio Galm Gabriele De Rossi, il segretario generale di Fondazione Cattolica Adriano Tomba e il segretario generale di Fondazione Banca Popolare di Verona Andrea Marconi.
“Questo fine settimana saremo in tutti i luoghi simbolo della città con una serie di momenti che spaziano tra le arti e lo sport – ha affermato Roberto Nicolis – e il nostro obiettivo è quello di occupare un posto nella cultura, perché è questa che a nostro avviso va cambiata. Insieme al sindaco Damiano Tommasi stiamo portando avanti un progetto per una Verona accogliente per dare ancor più la possibilità di potersi integrare nella città durante tutto l’anno e non solo in concomitanza di questi eventi”.
“Sosteniamo La Grande Sfida perché è un’iniziativa concreta che fa cultura – sottolinea Adriano Tomba -. E’ anche diventata International, cioè un’idea bella di inclusione che nasce dalla nostra città ed esce anche dai confini. Ci sono delle barriere da abbattere, ma non si può farlo con un decreto, ma iniziando una nuova cultura, come sta facendo questa manifestazione, che le sta abbattendo soprattutto nella nostra testa, perché tutti dobbiamo fare esperienza del limite. Solo così possiamo avere rispetto per tutti”.
“Quando supportiamo iniziative come queste è sempre più quello che si riceve rispetto a quello che si dà – ha detto Andrea Marconi -. Lo slogan di quest’anno mi ha fatto molto riflettere, perché invita ognuno di noi alla consapevolezza del valore che portiamo, a patto che sia fatto al plurale, in una continua comunione di intenti”.