Il Superbonus 110% – che ha generato non poche discussioni in merito alle norme che governano la cessione del credito -, con la conversione in legge del decreto Aiuti-quater si modifica e cambia completamente assetto rispetto agli anni precedenti.
Le novità riguardano sia i requisiti per accedere all’agevolazione sia l’aliquota prevista, che si abbassa rispetto al 2022. Per i lavori già iniziati, sono in fase di valutazione alcuni emendamenti che potrebbero portare alla proroga per alcuni interventi già arrivati ad uno stato considerevole di avanzamento, ma per chi desidera avviare un progetto di ristrutturazione nel 2023 dovrà attenersi alle nuove regole, anche se ci sono diverse iniziative da parte delle associazioni di categoria, come l’audizione al senato del presidente dell’associazione architetti Francesco Miceli per chiedere di mantenere invariata la cessione del credito per conservare il 110% per interventi indispensabili, come ad esempio la riqualificazione antisismica degli edifici.
Vediamo insieme come cambia il Superbonus con il decreto Aiuti-quater.
Come funziona il Superbonus 2023 per le villette unifamiliari
L’aliquota al 110% resta valida fino al 31 marzo 2023 per tutti i proprietari di villette unifamiliari che al 30 settembre 2022 avevano realizzato almeno il 30% dei lavori previsti dal progetto.
Per i lavori che partono a gennaio 2023 nelle villette e negli immobili autonomi, l’aliquota passa al 90% e il bonus potrà essere richiesto solo dai proprietari diretti dell’immobile, a patto che l’edificio oggetto della riqualificazione sia una prima casa e che il proprietario abbia un reddito fino a 15.000 euro, che viene calcolato sommando i redditi di ogni familiare e dividendo in base ai quozienti previsti all’interno del decreto Aiuti-quater. La regola è valida sia per le nuove costruzioni sia nel caso in cui i lavori previsti abbiano come scopo quello di frazionare un immobile già esistente.
Gli interventi ammissibili rimangono invariati e per avere l’aliquota al 90% è necessario realizzare un intervento trainante, ossia un intervento di isolamento termico, l’installazione di impianti di riscaldamento ad alta efficienza energetica e opere di ristrutturazione antisismica.
Come funziona il Superbonus 2023 per i condomini
Il comma 894 della Legge di Bilancio 2023 contiene alcune modifiche alle regole del Superbonus, che consentono ai condomini e a casi specifici di poter usufruire ancora dell’aliquota al 110% per gli interventi condominiali già iniziati.
Rientrano in questa opzione:
- i progetti che entro il 24 novembre 2022 hanno avuto approvazione ed entro il 25 novembre 2022 hanno presentato la CILAS;
- interventi su edifici costituiti da 4 appartamenti con un unico proprietario o in comproprietà che hanno presentato la CILAS entro il 25 novembre 2022;
- lavori condominiali che hanno ottenuto approvazione dei lavori con delibera entro il 18 novembre 2022 e Cilas al 31 dicembre 2022;
- interventi di demolizione e ricostruzione di un edificio che hanno presentato entro il 31 dicembre 2022 istanza per acquisire il titolo abitativo.
In tutti gli altri casi, l’aliquota scende al 90%.
Superbonus: le modalità di riscossione
Le modalità di riscossione del bonus restano 3: sconto immediato in fattura, rateizzazione IRPEF IRES sulla dichiarazione dei redditi e cessione del credito.
Sulla cessione del credito c’è un’importante novità: il numero totale delle cessioni passa da 4 a 5 per allargare la platea dei soggetti che possono accedere ai nuovi crediti.
*I.P.