In vista della revisione degli strumenti urbanistici, il primo incontro pubblico per presentare il programma di lavoro promosso dal Comune di Verona
18 novembre 2023
9.30 – 12.30
Università degli Studi di Verona
Aula Magna – Silos di Ponente
via Cantarane 24, Verona
14 novembre 2023– L’amministrazione comunale scaligera avvia concretamente lo studio del nuovo assetto urbanistico, promuovendo un percorso collettivo per riflettere sui temi della città, coinvolgendo i cittadini, e facendo tesoro delle risorse già attive. È già iniziato il confronto interno agli uffici comunali, per la condivisione di sapere e strumenti, e sistematizzare bisogni e attività dei diversi assessorati, a cui seguirà il confronto sul territorio.
Appuntamento il 18 novembre nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Verona, per l’avvio del progetto “Viviamo Verona”con un percorso di ascolto, partecipazione e attivazione sociale. L’obiettivo è quello di costruire la città che verrà mettendo a sistema contenuti, idee e proposte, non con un approccio manutentivo, ma con un orizzonte interdisciplinare e di lungo periodo.
Due sono le finalità dell’iniziativa che sarà aperta con un dialogo tra il sindaco Damiano Tommasi e la vicesindaca e assessora all’Urbanistica Barbara Bissoli:informare sul metodo di lavoro multidisciplinare teso alla revisione del Piano di assetto del territorio (Pat) e portare all’attenzione quelle che sono le sfide di fondo che tale lavoro raccoglie e sviluppa.
I cambiamenti avvenuti negli ultimi anni, in seguito al manifestarsi della crisi economica e dell’emergenza sanitaria, uniti alle nuove acquisizioni in materia legislativa urbanistica, edilizia e ambientale, nonché alla necessità di riduzione dei rischi ambientali e di adottare misure integrate di mitigazione e adattamento ai mutamenti climatici, spingono a ritenere maturoun profondo aggiornamento della strategia urbanistica comunale.
Cinque sono i pilastri che sostengono questo percorso: capitale sociale, prossimità, competenze e sviluppo, sentirsi a “casa” e responsabilità. Un piano, dunque, che si faccia carico dellenumerose fragilità urbanistiche e sociali che sono state spesso sottovalutate nella pianificazione e nell’attuazione degli strumenti vigenti, e che lo faccia con il contributo di tutti e tutte che la vivono e la abitano.
Il Comune di Verona si impegna quindi a ridare centralità ai diversi quartieri con servizi che implementino la qualità della vita della comunità, migliorandone la vivibilità, la salute, il patrimonio e, naturalmente, il clima.
“Stiamo aprendo un dialogo con i quartieri della città, che vogliamo rigenerare attraverso un’attenta riqualificazione che garantisca servizi di qualità per tutta la comunità- ha detto la vicesindaca Barbara Bissoli-. Il programma del 18 novembre parte da alcune visioni, che abbiamo chiamato ‘Istantanee dal futuro’, che vogliamo esaminare con il contributo di alcune figure istituzionali che riteniamo rappresentative della città e che rivestono ruoli di rilievo, ma anche di quella parte di cittadinanza che è al centro di questo lavoro, ovvero i giovani, assegnando loro il ruolo di coprotagonisti. Il Piano di Assetto strategico del Territorio ha infatti una visione che deve essere avanti di 10-20 anni rispetto ad oggi, motivo per il quale al centro delle varie visioni noi mettiamo le generazioni più giovani. L’incontro fornirà poi informazioni sui criteri di fondo del nostro progetto per la città e sulla strategia da adottare, con la possibilità di raccogliere fermenti, istanze e proposte da cittadine e cittadini. E saranno proprio i ‘fermenti’ a chiudere il convegno di sabato, la città presenta infatti numerosi esempi concreti di innovative esperienze urbane che provengono dalla collettività e che l’Amministrazione non fa che raccogliere, ecco quindi che saranno portati alcuni esempi e alcune prassi virtuose che già si sono verificate sul territorio”.
“Il vigente Piano di assetto del territorio è entrano in vigore nel febbraio del 2008 a seguito della Legge Urbanistica regionale n.11 del 20024 – ha spiegato il coordinatore Area Territorio Arnaldo Toffali-. E’ stato uno dei primi Piani se non addirittura il primo in Veneto a trovare attuazione e quindi sconta una datazione, una programmazione ed una situazione economico sociale completamente diversa da quella odierna, in cui sembrava ancora attuale la prospettiva espansiva sia nelle dinamiche economiche, immobiliari e urbanistiche e poi non erano ancora incisive le politiche sul contenimento del consumo del suolo e le ricadute della crisi economica e sistemica globale in atto. Pertanto è necessario un cambio di passo, quindi non più una strategia urbanistica basata sulle dinamiche espansive bensì incentrata sulla riqualificazione diffusa della città, sulla rigenerazione dei tessuti urbani esistenti e un progetto che sappia coniugare fattibilità economica ai principi della sostenibilità e che sappia esprimere progettualità integrate volte soprattutto al contenimento del consumo del suolo”.
Con l’intento di mettere a fuoco le questioni e le tematiche urbane che costituiscono l’ossatura su cui le strategie urbanistiche potranno essere disegnate, l’appuntamento del 18 novembre vede tra i protagonisti anche alcune figure di riferimento della città di Verona come Pier Francesco Nocini, Rettore dell’Università di Verona, Cecilia Gasdia, Sovrintendente della Fondazione Arena di Verona, Roberto Fattore, Dirigente scolastico, Liceo Maffei, Anna Fiscale, Presidente e fondatrice di Quid e Francesca Flori, Presidente Consiglio studentesco Univr, che restituiranno in maniera intergenerazionale una fotografia delle tematiche da tenere sotto i riflettori, con attenzione a mobilità, forme e desiderata dell’abitare, questioni legate alla prossimità nei quartieri, spazi pubblici ed economie urbane di diversa natura, nuovi bisogni sociali e vulnerabilità, tematiche ambientali e la loro ricaduta sulle attività, modi di fare cultura e di gestire il turismo.
Dagli scenari alle buone pratiche sperimentate sul territorio:Francesco Avesani, progetto La Fabbrica del Quartiere, Federica Collato, Reverse impresa sociale e Mario Spezia, progetto Fondo Alto Borago saranno ospiti il 18 in rappresentanza di quelle energie già attive in città.
La declinazione negli strumenti urbanistici verrà dunque fatta parallelamente e congiuntamente ad una discussione pubblica sui temi strategici della Verona attuale e di quella del futuro. Sapendo che una città non è una visione unica, ma il comporsi generativo di più visioni e di diversi modi di praticare la città.
Programma
Coordina i lavori
Paola Pierotti, giornalista PPAN
9.30 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI
10.00 SALUTI E INTRODUZIONE
Damiano Tommasi, Sindaco di Verona
Barbara Bissoli, Vicesindaca e Assessora all’Urbanistica del Comune di Verona
10.20 ISTANTANEE DAL FUTURO
Pier Francesco Nocini, Rettore dell’Università di Verona
Cecilia Gasdia, Sovrintendente della Fondazione Arena di Verona
Roberto Fattore, Dirigente scolastico, Liceo Maffei
Anna Fiscale, Presidente e fondatrice di Quid
Francesca Flori, Presidente Consiglio studentesco Univr
10.50 UNA NUOVA STRATEGIA URBANISTICA PER VERONA
Paolo Galuzzi, Università Sapienza Roma
11.10 ASCOLTO E PARTECIPAZIONE
Nico Cattapan, Socialseed
11.20 FERMENTI DI INNOVAZIONE URBANA
Francesco Avesani, progetto La Fabbrica del Quartiere
Federica Collato, Reverse impresa sociale
Mario Spezia, progetto Fondo Alto Borago
11.40 DIALOGO
12.15 CONCLUSIONI