Buttapietra – L’insufficiente portata d’acqua dell’Adige e degli altri fiumi del Veronese, tra disgelo della scarsa neve in quota e precipitazioni che si fanno attendere, coinvolge nella siccità fossi e canalette d’irrigazione per campi e colture.





Ne sanno più di qualcosa anche i corsi artificiali nei pressi di Buttapietra, con minime quantità d’acqua “amministrate” alla meno peggio da chiuse che deviano il flusso dove serve maggiormente.




Così, l’occhio assiste ad un desolante rinsecchimento dei letti ed alla graduale avanzata della vegetazione selvatica, un neo habitat tra muretti di contenimento dove bazzicano, nonostante tutto bene, pure i biacchi (Hierophis viridiflavus), serpenti non velenosi della famiglia dei Colubridi noti, in dialetto veronese, come carbonassi. Come il velocissimo (viene affermato che possa raggiungere gli 11 km all’ora) fotografato durante la verifica della situazione d’acqua e d’aridità negli scoli di Buttapietra e che, riuscendo ad evitare d’essere involontariamente calpestato, è balzato nel greto asciutto per poi rifugiarsi in qualche anfratto.



Servizio e foto di
Claudio Beccalossi