24 gennaio 2024, ricorrenza di San Francesco di Sales (François de Sales, Thorens-Glières, 21 agosto 1567 – Lione, 28 dicembre 1622, santificato da papa Alessandro VII nel 1665), proclamato da papa Pio XI nel 1923 “patrono dei giornalisti” e di “tutti quei cattolici che, con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti, illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina” (scrittori ed autori).
Per commemorare il santo l’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali, in collaborazione con l’Unione Cattolica Stampa Italiana di Verona, ha invitato giornalisti ed operatori dell’informazione ad un incontro di preghiera e confronto presso il Seminario Vescovile.
«Un momento insieme – ha sottolineato don Luca Passarini, direttore dell’Ufficio Diocesano – in cui riscoprire l’importanza di vivere la nostra professionalità all’insegna del dialogo, della pacatezza e dell’etica».
La funzione religiosa è stata celebrata dallo stesso sacerdote nella suggestiva Cappella della Trasfigurazione, inaspettato scrigno d’arte, soprattutto con i mosaici in tre scene (“La chiamata di Levi”, “La Trasfigurazione” e “L’immagine di Maria con Gesù Bambino”) realizzati dall’équipe diretta dal padre sloveno Marko Ivan Rupnik su suoi disegni;
la porta d’ingresso creata da Giuliano Gaigher di Treviglio (Bergamo) in metallo e vetro lavorato;
la Via Crucis in fusione di bronzo nell’area d’entrata, opera di Hermann Josef Runggaldier di Ortisei (Bolzano),
il notevole crocifisso ligneo del XV secolo.
Dopo la messa, don Passarini ha fatto da guida ai presenti nella visita alla biblioteca contemporanea ed a quella antica del Seminario Vescovile (quest’ultima altro pregevole patrimonio culturale) dove sono stati esposti tutti i contributi grafici in concorso per “Un nuovo logo per la Chiesa di Verona”.
Immagini d’ingegno artistico moderno accostate a metodi e marchi del lontano passato, ravvisabili in alcuni libri conservati in quel tempio dello scibile secolare.
Servizio, foto e video di Claudio Beccalossi