Ideata dall’IRCCS Ospedale Sacro Cuore di Negrar, iColon è la prima e unica app italiana, gratuita e semplice da usare, che accompagna i pazienti prima e dopo un intervento chirurgico al colon retto: dall’esercizio fisico e l’alimentazione più utile per arrivare nelle migliori condizioni possibili all’operazione, fino al diario postoperatorio in cui annotare eventuali sintomi ed essere guidati nel recupero. Utilizzata già su circa 300 pazienti, ha consentito di ridurre da 6 a 4 i giorni di ricovero e di controllare l’insorgenza di eventuali complicanze a distanza. E’ infatti anche un ottimo mezzo in epoca di pandemia per contenere allo stretto necessario i controlli in ospedale mantenendo però sempre un filo diretto con i medici.
Un intervento chirurgico è come una gara sportiva: occorre arrivarci in forma per avere i migliori risultati e recuperare presto e meglio. Per questo un ‘allenatore’ sempre a portata di mano sul cellulare può essere di grande aiuto. Con questo obiettivo è stata sviluppata iColon, la prima e unica app italiana che accompagna i pazienti prima e dopo un intervento chirurgico al colon retto, oncologico e non.
L’applicazione mobile per smartphone e tablet è stata messa a punto dalla Chirurgia Generale dell’IRCCS “Sacro Cuore Don Calabria” di Negrar (VR), dove si eseguono in media ogni anno 500 interventi sul colon retto di cui 250 oncologici. Progetti simili per la chirurgia colo-rettale sono stati sviluppati solo da pochi altri centri: in Europa dal Dipartimento di Chirurgia dell’University Medical Center di Amsterdam, negli Stati Uniti dalla Mayo Clinic e dall’University of Texas, in Canada da ospedali come il Mount Sinai Hospital e il McGill University Health Centre.
Da maggio 2020 sono stati circa 300 i pazienti che l’hanno adottata, tutti arruolati in uno studio in corso il cui protocollo è stato pubblicato su British Medical Journal. L’obiettivo dello studio è quello di valutare quanto l’app supporti i pazienti ad aderire ad alcuni suggerimenti previsti dal protocollo ERAS, (Enhanced Recovery After Surgery), un approccio integrato e multidisciplinare all’intervento chirurgico, che coinvolge diversi specialisti e figure professionali: il chirurgo, l’anestesista, l’infermiere, il dietista, il farmacista ospedaliero, il fisiatra e il fisioterapista. Approccio che grazie alla partecipazione attiva del paziente e all’applicazione delle migliori pratiche medico-chirurgiche porta al miglior recupero possibile dopo l’intervento.
“Molte complicanze della chirurgia del colon-retto insorgono anche a causa delle condizioni pre-operatorie non ottimali del paziente, dell’immobilità o della lunga permanenza in ospedale, tutti elementi che l’adozione del protocollo ERAS ha l’obiettivo di ridurre – spiega Giacomo Ruffo, direttore della Chirurgia Generale dell’IRCCS Negrar e autore dello studio – Come diciamo ai nostri pazienti, l’intervento deve essere visto come una gara: arrivare in buone condizioni in sala operatoria dà maggiori garanzie di tagliare il traguardo con successo e ridurre il trauma legato all’intervento. L’app iColon è come un piano giornaliero di allenamento nella fase preoperatoria condiviso con il proprio preparatore, in questo caso il chirurgo”.
I primi risultati dello studio confermano l’efficacia dell’applicazione: l’aderenza dei pazienti ai suggerimenti previsti dal protocollo ERAS (come alimentazione adeguata e attività fisica prima dell’intervento, niente fumo…) è passata da un massimo del 79% al 90%. Inoltre è stata rilevata una migliore gestione delle possibili complicanze post-chirurgiche e una diminuzione dei giorni di ricovero, passati da 6 a 4. Infine il 90% dei pazienti è molto soddisfatto, perché la app consente di mantenere un filo diretto con l’équipe chirurgica, riduce le paure e, in tempi di pandemia, permette di monitorare i pazienti da remoto, limitando allo stretto necessario gli accessi in ospedale.
“L’app iColon, che viene scaricata dai pazienti all’accesso in ospedale per il pre-ricovero, è organizzata come il protocollo ERAS in tre fasi, quella preoperatoria, il ricovero e il rientro a domicilio – spiega Elisa Bertocchi, co-autrice dello studio e chirurgo generale dell’IRCCS di Negrar – A ognuna corrisponde un diario giornaliero che il paziente è invitato a compilare inviando un feedback che i medici possono seguire su una piattaforma digitale dedicata. Nei 7 giorni prima dell’intervento iColon ricorda e stimola il paziente, anche attraverso contenuti informativi e video, a fare i giusti esercizi quotidiani e ad alimentarsi in modo corretto per un’ottimizzazione nutrizionale, fisica e motoria. Dal giorno dell’intervento iColon accompagna il paziente istruendolo sulla rilevazione di dolore, nausea, vomito e febbre una volta tornato a casa e stimolandolo nella ripresa dell’alimentazione e nel precoce e corretto recupero motorio; dopo la dimissione il diario giornaliero consente di annotare eventuali disturbi e riportare rilevazioni dello stato di salute importanti per il monitoraggio postoperatorio”.
“Consentendo un follow up da remoto ma molto accurato è uno strumento assai apprezzato dai pazienti, che si sentono più seguiti e protetti e non hanno paura di dover gestire da soli eventuali disturbi – aggiunge il dottor Ruffo – Se le informazioni inserite nella app indicano la possibilità di un problema, iColon genera infatti un allarme immediato e il paziente viene richiamato subito dai medici. La app perciò acquista ancora più valore in epoca di pandemia da COVID-19, permettendo di ridurre gli accessi in ospedale da parte dei pazienti chirurgici ma consentendo allo stesso tempo di seguirli quotidianamente con uno strumento di telemedicina, che è facile da usare ed entra a buon diritto nella sanità digitale spinta dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza”.