Dare una risposta a comportamenti inadeguati, alla cultura dello “sballo del bridge drinking”, alle violazioni delle regole e degli orari, ai consumi incontrollati e poco attenti alla qualità, all’eccessiva facilità di accesso all’alcol. Nella sostanza alla “Mala Movida”, causa sempre di più di morte fra i più giovani per incidenti stradali collegati all’abuso di alcol. Da qui la volontà dell’Amministrazione di mettere in campo azioni concrete in grado di mutare questa pericolosa tendenza, un fenomeno dilagante e certamente favorito da abusivismo commerciale e una crescita incontrollata di negozi “take away”, dove non può esistere alcun controllo efficace alla vendita di alcol, anche verso le fasce più sensibili della popolazione.
Punti critici evidenziati nel corso del convegno ‘Bevi Responsabilmente’ realizzato questo pomeriggio in Comune e dedicato a titolari e addetti dei pubblici esercizi sul tema del bere responsabile, per fare il punto sulle buone pratiche legate al consumo di alcolici.
L’evento, che vede la coorganizzazione del Comune di Verona, si inserisce in un percorso che mira a rinsaldare la collaborazione di Fipe Confcommercio Verona con Enti e Istituzioni sulla delicata tematica. Il progetto è promosso insieme all’Associazione Nazionale Magistrati e in collaborazione con Fondo Est.
Un progetto lanciato nelle principali città italiane per arginare comportamenti pericolosi e dannosi per le persone e la società, che dopo le tappe di Milano, Genova, Roma, Venezia, Cagliari, Firenze e Padova, è arrivato oggi a Verona.
Sono intervenuti l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, Carola Musio, giudice al Tribunale di Verona, Francesco Rebuffat, dell’area Legale, Legislativa e Tributaria di Fipe, il segretario di Fipe Verona Paolo Caldana, Lucrezia Loizzo viceprefetto vicario di Verona, Roberto Massucci Questore di Verona, Francesco Novi comandante provinciale dei Carabinieri, Diletta Marmo della Guardia di Finanza di Verona, Adriano Valerio direttore SUEM 118 Verona e Luigi Altamura comandante della Polizia locale.
“Questo appuntamento – spiega l’assessora Stefania Zivelonghi – nasce dalla consapevolezza che il consumo e l’abuso di alcol si stanno estendendo, sia per quanto riguarda le fasce d’età, perché interressa anche quelle più giovani con effetto di incidenti sui neopatentati, ed in aumento rispetto al periodo pre-Covid, quando c’era tra i giovani più attenzione. Un fenomeno che sta coinvolgendo la popolazione femminile, e anche più fasce orarie nel corso della giornata. Se mentre prima si registrava nelle ore notturne e serali, ora anche la mattina può capitare che accadano incidenti dove sono coinvolte persone con tassi alcolemici elevati. Questo ci fa preoccupare, e ha spinto l’Amministrazione a cercare di mettere in campo iniziative di azione differenziata, tra cui quella della sicurezza stradale dei lavoratori dipendenti. Questo evento è focalizzato sull’uso degli alcolici e sulla guida consapevole. Avremmo voluto una maggiore presenza degli per raggiungere quanto prima il nostro obiettivo. Troveremo comunque il modo di arrivare a tutti, e insieme a Confcommercio abbiamo pensato a ulteriori iniziative perché di sicuro non ci fermiamo qui. L’appello agli esercenti è di essere più consapevoli, più attenti, nei limiti ovviamente del loro ruolo, ma di presidiare in qualche modo anche la distribuzione, la corresponsione di alcolici e, perché no, anche sensibilizzare su queste tematiche perché sicuramente al bancone loro potrebbero trovare le giuste modalità con i loro clienti”.
“Abbiamo deciso di organizzare questa iniziativa, insieme all’Assessorato alla Sicurezza – dice Paolo Caldana – perché c’era stato chiesto un aiuto riguardo alle situazioni legate all’abuso di alcol che, dai dati che abbiamo visto oggi, stanno generando notevoli problemi. Dobbiamo creare attenzione verso un fenomeno che forse è considerato troppo familiare per i veronesi e per il Veneto. Molti esercenti stanno andando verso una maggiore attenzione a quella che è la somministrazione e l’abuso di alcol, attraverso due iniziative: una legislativa, con l’esposizione di tutti i cartelli richiesti dalla legge per avvertire e per mantenere alta l’attenzione, e poi, a volte, intervenendo direttamente con i clienti”.