L’ex premier Giuseppe Conte, oggi presidente del M5S, dopo aver incontrato nella sede del comitato elettorale di “Rete!” (formazione trasversale di partiti d’area progressista e di movimenti civici) il candidato sindaco Damiano Tommasi, è arrivato in piazza Bra accompagnato, tra gli altri, dal ministro per i Rapporti col Parlamento (con delega alle Riforme costituzionali) Federico d’Incà (Belluno, 10 febbraio 1976) e dalla deputata (presidente della 2^ Commissione Giustizia della Camera dei deputati) Francesca Businarolo (Este, Padova, 11 luglio 1983).

Erano al fianco di Conte pure i due candidati in Consiglio comunale per il M5S inseriti nella lista “Damiano Tommasi sindaco”, Francesco Carcangiu (già presidente della Circoscrizione 7^) e Giuseppe Rea (ingegnere ambientale, tecnico dell’Arpav, Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto). Nella stessa lista sono inclusi anche i candidati del M5S in Circoscrizione 8^, Marco Martini ed Angelo Lodola.
[ngg src=”galleries” ids=”12″ sortorder=”144,134,135,136,137,138,139,140,141,142,143,145″ display=”basic_imagebrowser”]Ha dapprima incontrato un gruppo di attivisti che l’hanno informato su quanto hanno fatto e stanno facendo per supportare il M5S. Conte ha voluto dar loro alcuni consigli ideologico-operativi. «Non dobbiamo contrapporci sulla base dei personalismi. Ci sono le idee, c’è un percorso, c’è la Carta dei principi e dei valori. Visto quant’è bella questa Carta? L’avete ripresa? Avete fatto benissimo perché lo Statuto, soprattutto all’art. 2, è la carta fondamentale, la nostra Costituzione, tra l’altro un manifesto tra i più avanzati per quanto riguarda orizzonti politico, economico, sociale e culturale».
Quindi, s’è concesso ai giornalisti.
«Il nostro presidente del Consiglio oggi deve sentire la forza di tutta una nazione, la nazione Italia che lo sostiene perché, come abbiamo detto già a fine febbraio, noi abbiamo assolutamente bisogno di questa svolta europea per affrontare l’emergenza energetica. Perciò, occorre una strategia comune, con un tetto calmieratore, un piano d’acquisto comune del gas, stoccaggio comune. Draghi non deve mollare fino a quando non otterrà questo, cioè delle conclusioni nero su bianco».
«Le tensioni con Carlo Calenda di “Azione”? – ha tagliato corto il leader del M5S – La differenza con noi è che facciamo politica per i territori, per i cittadini, per migliorare la qualità della vita. Altri, come appunto Calenda, fanno proposte per attirare i titoli dei giornali, per fare polemica politica. A noi non interessa questo tipo di polemica. Io sono qui con una responsabilità di fronte a tutti gli iscritti al Movimento ed a tutti i cittadini, per proporre delle soluzioni utili, non per fare polemica con Calenda».
«L’incontro con Tommasi è andato molto bene. Ci eravamo già visti a Roma, oggi ho ricambiato la visita. L’ho trovato molto convinto, molto preso, molto coinvolto nel progetto politico molto serio. Un progetto politico costruito a misura di questa città che è bellissima, una prospettiva anche dal punto di vista culturale, della sostenibilità, della svolta in termini di transizione ecologica, per diventare un faro non solo in Italia ma in Europa. Verona ha una tradizione fortissima, un patrimonio ricchissimo anche di cultura ed ha tutte le carte in regola per poter fare un salto di qualità».
Giuseppe Conte, infine, ha voluto ulteriormente sottolineare “il civismo attivo, l’allargare i confini tradizionali della politica di Damiano Tommasi”. «Sta facendo un percorso molto importante in queste dimensioni. Il M5S è interessato a tutte le forme di coinvolgimento dei cittadini»
Dopo essere svicolato dalle maglie strette dei media, Conte ha partecipato ad una riunione a porte chiuse, con iscritti selezionati, nella sala superiore del Liston 12. Prima di raggiungere Vicenza (altrettanto in frenesia da elezioni amministrative) per appoggiare Sergio Giordani, sindaco uscente e ricandidato per il centrosinistra.
Servizio, foto e video di
Claudio Beccalossi