Ha dell’incredibile quanto documentato. Preparazione e consumo di sostanze stupefacenti comodamente seduti ad un tavolo in marmo all’esterno della Tomba di Giulietta (nonché sede del Museo degli Affreschi “Giovanni Battista Cavalcaselle”), in via Luigi da Porto 5. A poca distanza, oltretutto, dal Comando Centrale e dalla Centrale Operativa della Polizia Locale di Verona, in via del Pontiere 32a.
Ormai i fumatori (o sniffatori/pippatori) non si preoccupano nemmeno più di trovarsi un luogo “riservato”, nascosto alla vista dei passanti. Forse perché convinti della privacy rispettatanonostante il luogo sia frequentato dai turisti e si trovi vicino al via vai di pattuglie ed agenti di polizia locale. Del resto, il massiccio ripiano in pietra fa comodo per appoggiarvi le dosi su carta stagnola (cosiddette strisce o piste) per riscaldarle prima del loro utilizzo.
Appena pronta la quantità (aggravando, con resti anneriti procurati dalla fiammella di qualche accendino, le già vandalizzate condizioni della superficie marmorea) gli ignoti la smaltiscono e gettano tra il ghiaino le carte stagnole bruciacchiate ed ormai inutili. Quindi, non si sa in quali condizioni psicofisiche, se ne vanno altrove. In attesa del prossimo… ritorno di fiamma. Indisturbato…
Meriterebbe ben altre frequenze il decoro del luogo legato alla tragedia shakespeariana, all’esposizione degli affreschi di epoche medievale e moderna (tolti da palazzi e chiese di Verona tra il XIX ed il XX secolo) ed al lapidario con iscrizioni e sculture (sempre di provenienza scaligera e datate tra il X ed il XVIII secolo), museodegliaffreschi.comune.verona.it …
Servizio e foto di Claudio Beccalossi