Alla luce dei numerosi episodi di truffe presso i bancomat che hanno visto spesso vittime persone anziane, sono stati intensificati dalla Polizia di Stato mirati servizi di controllo del territorio con riferimento a questo specifico becero reato che riguarda, per lo più, una categoria fragile della popolazione.
In esito ai controlli, sono state identificate numerose persone e tra queste, a carico di due, sono stati adottati provvedimenti: due i fogli di via obbligatori emessi nei confronti di un quarantenne ed un quarantatreenne, entrambi di origine colombiana, i quali, in zona Santa Lucia, sono stati più volte notati in prossimità di istituti bancari senza che vi fossero motivi.
Tali misure di prevenzione si fondano sull’esigenza di impedire che i soggetti destinatari facciano ritorno nel luogo dove si sono dimostrati pericolosi socialmente: gli stessi, proprio per questo motivo, erano stati già allontanati, peraltro appena poche settimane fa, dal Comune di Vicenza dopo essere stati identificati a bordo di un’auto al cui interno erano stati rinvenuti svariati oggetti atti allo scasso.
A partire da ieri, quindi, i due soggetti destinatari del foglio di via obbligatorio non potranno fare ritorno anche a Verona per i prossimi due anni.
Recentemente, tale misura di prevenzione è stata oggetto di revisione con l’introduzione del c.d. “Decreto Caivano” che prevede, tra le altre novità, oltre all’aumento di un anno della durata massima del rientro nei comuni dai quali si è stati allontanati, anche un inasprimento della pena nei casi di violazione del provvedimento di allontanamento, ora stabilita nella reclusione da sei a diciotto mesi oltre ad una multa di euro mille.
Già a tre giorni dall’entrata in vigore del Decreto, il Questore aveva anche emesso due avvisi orali nei confronti di due ragazze minorenni che si erano mostrate – a vario titolo ed in diverse occasioni – socialmente pericolose.