“Vale anche per il lupo e i grandi predatori: perché devono pagare le colpe dell’uomo? È l’uomo che ha portato avanti progetti di ripopolamento dove non avrebbe dovuto. Le Alpi non sono l’Alaska, ha ragione lo scrittore Paolo Cognetti”.
Verona 11 aprile.
Flavio Tosi, deputato di Forza Italia, non ci gira intorno: “Serviva la tragedia del povero runner Andrea Papi in Val di Sole per scoperchiare il vaso di Pandora? Uomo e orso non possono convivere e lo stesso vale per l’uomo con il lupo e i grandi predatori. Ma la soluzione non è l’abbattimento. La soluzione è spostare gli orsi in territori non antropizzati, ha ragione lo scrittore ed esperto di montagna Paolo Cognetti”.
Tosi, che ricorda di essere cacciatore, spiega che vanno distinte le specie animali in natura: “L’orso fa l’orso e il lupo fa il lupo, i grandi predatori sono appunto grandi predatori. Non si possono fare ricadere su queste specie gli errori dell’uomo, che ha deciso di accogliere e portare avanti progetti di ripopolamento dove non si sarebbe dovuto. Le Alpi non sono l’Alaska, non possiamo ripopolare le specie predatorie in zone dove vive l’uomo. Il caso di Andrea Papi, purtroppo nella sua tragicità, è emblematico: ha ragione la sua compagna quando, rispondendo a qualche sciagurato che ha colpevolizzato la vittima, ha detto che da loro in Trentino per trovarsi nell’habitat dell’orso basta uscire dalla porta di casa. L’errore è di chi ha voluto mettere gli orsi lì. Vanno spostati in zone dell’Europa meno antropizzate”. Quindi Tosi, nello specifico dell’orso che ha ucciso Papi, dice che “va individuato, ma non abbattuto, basta narcotizzarlo e spostarlo in qualche foresta europea disabitata. Idem per i tre plantigradi considerati pericolosi e, poi, gradualmente, questo va fatto per tutti gli orsi. L’orso peraltro, a differenza del lupo, animale più complesso, è più facile da individuare, narcotizzare e spostare”.