In attesa del recupero della diciassettesima giornata (il Verona sarà di scena a Roma contro la Lazio), con le partite dello scorso 11, 12 e 13 gennaio si è concluso il girone di andata della nostra massima serie di calcio.
Com’è andata per il nostro Hellas Verona?
Una prima risposta l’abbiamo già (cfr. https://ilgiornaledeiveronesi.it/serie-a-in-partenza-forza-hellas/): la squadra, affidata al tecnico Juric, riuscirà, a meno di cataclismi, a fare meglio degli ultimi campionati di A, chiusi a 25 e 28 punti. La classifica, infatti, vede l’Hellas al nono posto a quota 25. La salvezza, però, è giusto sottolinearlo, è tutt’altro che raggiunta! I punti sulla zona retrocessione sono, al momento, ben 11, ma, sfogliando le statistiche degli ultimi anni, la quota di sicurezza potrebbe collocarsi al livello di 36-38, quindi…c’è ancora strada da fare!
Quali, comunque, le partite da ricordare di questa prima metà di campionato?
Sicuramente il secondo tempo del match tutto grinta contro il Torino (con tanto di ritorno al goal di Pazzini), e con un insperato 3-3 finale (da 0-3). Ottimo anche il secondo tempo contro il Genoa (con tanto di risultato ribaltato, da 0-1 a 2-1). Bella, poi, anche la vittoria contro il Brescia (Balotelli a parte) per 2-1. Perfetta, infine, la gara di Ferrara contro la Spal.
Quali quelle da dimenticare?
Il primo posto va alla gara con il Milan. Un arbitraggio discutibile e molta sfortuna hanno portato il Verona a un’immeritata sconfitta al Bentegodi contro i rossoneri per 1 a 0.
Quale il miglior calciatore scaligero?
L’Oscar va al marocchino (già uomo mercato) Amrabat, 17 presenze fatte di polmoni e qualità. Lodi anche al ritrovato capitan Pazzini (5 partite e 2 goal all’attivo) e agli uomini mercato Kumbulla e Rrahmani. Da incorniciare il pacchetto difensivo (e per Verona è una novità). Reti subite col contagocce nelle prime 13 giornate, e a tratti miglior reparto del torneo. Ventuno, complessivamente, i palloni finiti nella porta di Silvestri alla fine del girone di andata.
Nella speranza che per questo campionato risuoni ancora molte volte in alto nel cielo (e al Bentegodi) il “Reteeeee, alè, alè, alè, bum, bum, bum, viva, viva!” della nostra storica voce Roberto Puliero (scomparso lo scorso 19 novembre), ancora “Forza Hellas! E tochemose le b*le!” (per citare il conte Pietro Arvedi).
di Matteo Peretti