Assemblea Giovani Imprenditori di Confartigianato:
un veronese nella giunta nazionale del movimento
Lanciato l’allarme: in Veneto e a Verona, quasi 1 startup su 3 chiude prima di 3 anni. Il 35% delle imprese nate nel 2010 ha cessato; in fumo miglia di posti di lavoro
Garmilli: “Attenzione e investimenti anche sul passaggio generazionale”
Verona, 25 maggio 2016 – Un veronese nella giunta nazionale del movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato. Gabriele Garmilli, 33 anni, artigiano del ferro di Ca’ di David, titolare di un’impresa con cento anni di storia e alla quarta generazione di fabbri, ha assunto l’incarico al termine dell’Assemblea nazionale dei Giovani di Confartigianato, tenutasi a Courmayeur nel weekend scorso. “Start up… con 40 anni di esperienza – Trasmettere l’impresa per non disperdere valore”, questo il tema sul quale le nuove leve dell’artigianato e delle piccole imprese si sono confrontate con i rappresentanti del Governo e del Parlamento, con esponenti del mondo accademico e del credito. All’iniziativa sono intervenuti, tra gli altri, il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, con delega alla famiglia, Enrico Costa, il vice ministro all’Economia e Finanze Luigi Casero, gli onorevoli Raffaello Vignali (Ncd) e Mino Taricco (Pd), il Presidente di Artigiancassa Fabio Banti, il Professor Gustavo Piga, docente di economia politica all’Università Tor Vergata di Roma, la professoressa Marina Puricelli, docente della Sda Bocconi.
Durante l’Assemblea è stato eletto il nuovo presidente dei Giovani imprenditori di Confartigianato per i prossimi 4 anni: il veneziano Marco Nardin, che ha guidato il Movimento negli ultimi 4 anni, ha passato il testimone a Damiano Pietri, 37 anni, imprenditore di Modena, titolare di un’impresa specializzata nella produzione di bilance di precisione. Due i “veneti eletti nella Giunta Nazionale: Gabriele Garmilli di Verona e Nicola Cavazzon di Vicenza.
I giovani imprenditori hanno acceso i riflettori sul valore economico e sociale dell’impresa artigiana, un patrimonio che deve essere preservato favorendo la successione dell’azienda non soltanto all’interno della famiglia. E’ necessario agevolare anche la trasmissione d’impresa per non disperdere la ricchezza economica e di competenze professionali consolidata nelle aziende che hanno molti anni di attività alle spalle.
“Concentrare l’attenzione e gli investimenti sul passaggio generazionale nelle imprese: questa è stata la richiesta principale che abbiamo rivolto al governo – afferma Garmilli –. Nelle aziende ‘anziane’ c’è un grande valore economico e di cultura produttiva che deve essere preservato e rilanciato dai giovani, sostenendo e facilitando il passaggio di testimone a chi, erede del titolare o dipendente, vuole rilevare l’impresa con gli stessi incentivi fiscali e creditizi oggi previsti per far nascere le start up”.
Una necessità data dai numeri, contenuti nel rapporto dell’ufficio studi confederale presentato durante l’assemblea, da cui emergono due aspetti allarmanti: per le neo-imprese italiane è difficile sopravvivere ai primi anni di vita, ma anche per gli imprenditori anziani è altrettanto complicato passare il testimone a chi vuole prendere in mano le redini dell’azienda. Il Veneto non fa eccezione, anche se le sue percentuali sono leggermente migliori rispetto alla media nazionale. In tema di nuove imprese, ad esempio, il 35% delle 10.546 attività artigiane nate nel 2010, hanno cessato l’attività a 3 anni dalla nascita: 3.500 imprese che mancano all’appello e che diventano 111.325 a livello nazionale, con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. A Verona, le imprese nate nel 2010 e cessate al 31 dicembre 2013 sono state il 34,3%, dato positivo a fronte di una quota nazionale pari al 36,9%.
Nel frattempo, sempre in Veneto, oltre 20.600 imprese a conduzione familiare saranno interessate, entro il 2016, al passaggio generazionale e attendono di essere rilevate da un successore: seconda regione in Italia dopo la Lombardia (35.897 le imprese coinvolte) e settima per incidenza sul totale delle imprese familiari 28,7%
“A fronte della fragilità delle imprese più giovani – conclude Garmilli – è strategico rispondere alla crescente domanda di trasmissione d’impresa. Nel 2014, infatti, i titolari, soci e collaboratori di imprese artigiane venete over 65 sono il 7,2% del totale, quasi raddoppiati nell’arco di un decennio, e altrettanti sono quelli tra i 60 ed i 65 anni. Un esercito di oltre 26.300 ‘imprenditori’ a cui va trovato un degno sostituto”.
I NUMERI VERONESI
Quota imprese nate nel 2010 sopravviventi e cessate a tre anni dalla nascita
Quota % delle imprese sopravviventi e cessate al 31.12.2013 delle iscritte nel 2010
Provincia | Quota di
sopravvivenza |
Quota di
cessazione |
Posizione
classifica nazionale |
VERONA | 65,7 | 34,3 | 75 |
Distribuzione per classe di età dei lavoratori autonomi artigiani
Anno 2014. Numero medio annuo degli iscritti alla gestione speciale dell’INPS
Provincia | fino a 34 anni | 35-39 anni | UNDER 40 ANNI | 40-59 anni | 60-64 anni | 65 anni e oltre | 60 anni e oltre | TOTALE |
VERONA | 5.156 | 4.386 | 9.542 | 20.908 | 2.455 | 2.261 | 4.716 | 35.167 |
Distribuzione PERCENTUALE per classe di età dei lavoratori autonomi artigiani
Anno 2014. Valori % sul totale territoriale. Media annua degli iscritti alla gestione speciale dell’INPS
Provincia | fino a 34 anni | 35-39 anni | UNDER 40 ANNI | 40-59 anni | 60-64 anni | 65 anni e oltre | 60 anni e oltre | TOTALE |
VERONA | 14,7 | 12,5 | 27,1 | 59,5 | 7,0 | 6,4 | 13,4 | 100,0 |
Distribuzione per classe di età dei titolari artigiani
Anno 2014. Numero medio annuo degli iscritti alla gestione speciale dell’INPS
Provincia | fino a 34 anni | 35-39 anni | UNDER 40 ANNI | 40-59 anni | 60-64 anni | 65 anni e oltre | 60 anni e oltre | TOTALE |
VERONA | 4.281 | 3.979 | 8.260 | 19.393 | 2.260 | 2.002 | 4.262 | 31.917 |