Da lunedì 17 agosto e fino all’1 settembre sarà disponibile la seconda finestra temporale per accedere al contributo di 500 euro nell’ambito del progetto “Ripartiamo” per il sostegno delle famiglie colpite dalle conseguenze economiche del Coronavirus.
Da lunedì 17 agosto, pertanto, sarà possibile accedere alla procedura online sul sito del Comune di Vicenza www.comune.vicenza.it al link https://www.comune.vicenza.it/cittadino/scheda.php/42720,255096
Il progetto – che gode di un contributo straordinario della Regione Veneto di 190 mila euro ed è stato approvato dal Comitato dei Sindaci del distretto est dell’Azienda Ulss 8 Berica – è gestito dal Comune di Vicenza attraverso i servizi dedicati (Sportello Sociale di Ambito) in stretta e costante collaborazione con i servizi sociali dei Comuni e grazie alla collaborazione del privato sociale.
Nella prima finestra temporale hanno presentato domanda 579 nuclei familiari dei 37 Comuni dell’Ambito territoriale del distretto est AULSS 8 (cittadini residenti a Vicenza, Agugliaro, Albettone, Altavilla Vicentina, Arcugnano, Asigliano, Barbarano Mossano, Bolzano Vicentino, Bressanvido, Caldogno, Camisano Vicentino, Campiglia dei Berici, Castegnero, Costabissara, Creazzo, Dueville, Gambugliano, Grisignano di Zocco, Grumolo delle Abbadesse, Isola Vicentina, Longare, Montegalda, Montegaldella, Monteviale, Monticello Conte Otto, Nanto, Noventa Vicentina, Orgiano, Pojana Maggiore, Pozzoleone, Quinto Vicentino, Sandrigo, Sossano, Sovizzo, Torri di Quartesolo, Villaga, Zovencedo).
Le domande complete e correttamente presentate sono state 347 e sono stati convocati a colloquio dallo sportello sociale 225 nuclei familiari, secondo l’ordine di punteggio.
Come previsto sono state 190 le domande accolte, in quanto 10 nuclei familiari sono risultati irreperibili o non hanno dato disponibilità al colloquio; 20 nuclei familiari sono risultati, dopo controlli successivi, carenti dei requisiti richiesti; 5 nuclei hanno rinunciato al contributo perché nel frattempo la loro situazione economica era migliorata; infine 118, domande pur risultando in posizione utile, non rientravano tra le prime 190.
“L’alto numero di domande ricevute è un ulteriore segno di quanto l’emergenza sanitaria abbia colpito duramente le famiglie del territorio – dichiara il vicesindaco e assessore ai servizi sociali -. Per questo è necessario uno sforzo ulteriore da parte di tutti verso la ripartenza ed evitare che tante famiglie cadano in situazioni di povertà. La collaborazione che stiamo ricevendo attraverso i Patti di comunità dimostra come tante persone desiderino essere protagoniste della ripartenza con progetti che possono avere un effetto volano che va al di là dei 500 euro. Nei prossimi mesi stiamo programmando ulteriori interventi di sostegno alla popolazione prima sconosciuta ai servizi sociali che si affiancano ai contributi alle famiglie e alle azioni di contrasto alla povertà dei Comuni dell’ambito del distretto est dell’Ulss8 Berica, nella consapevolezza che ora più che mai è importante un lavoro sinergico tra tutti, senza dimenticare nessuno”.
Come richiesto dal comitato dei Sindaci l’iter e i controlli sono stati realizzati nei tempi previsti, così da garantire il sostegno a queste famiglie il prima possibile. Si tratta infatti di nuclei familiari sconosciuti ai servizi sociali, che, a seguito dell’emergenza Covid-19, non hanno visto rinnovato il proprio contratto di lavoro o hanno dovuto subire una conseguente forte riduzione dell’attività lavorativa e risultano sprovvisti di ammortizzatori sociali adeguati.
Con ciascuna delle 190 famiglie è stato sottoscritto un Patto di comunità. La proposta è stata accolta con entusiasmo dalla maggioranza dei beneficiari, che hanno dato la massima disponibilità nell’offrire le loro competenze e il loro tempo a favore di tutta la comunità. Diverse persone hanno già iniziato l’attività di vicinanza a famiglie e ad anziani, altri saranno coinvolti a partire dall’autunno.
Come presentare domanda
Le domanda di accesso al beneficio dovrà essere presentata online dal 17 agosto alle 8.30 attraverso il sito www.comune.vicenza.it al link https://www.comune.vicenza.it/cittadino/scheda.php/42720,255096
Al modulo dovranno essere allegati i documenti richiesti.
In caso si difficoltà sarà possibile richiedere aiuto ai servizi sociali del proprio Comune o della propria zona. I residenti a Vicenza potranno contattare i tre Centri di servizio sociale territoriale (info https://www.comune.vicenza.it/cittadino/scheda.php/42720,45756)
Sarà inoltre possibile chiedere informazioni via email a vicenzasolidale@comune.vicenza.it
Chi può fare domanda
Potranno presentare domanda i cittadini residenti nei Comuni di Vicenza, Agugliaro, Albettone, Altavilla Vicentina, Arcugnano, Asigliano, Barbarano Mossano, Bolzano Vicentino, Bressanvido, Caldogno, Camisano Vicentino, Campiglia dei Berici, Castegnero, Costabissara, Creazzo, Dueville, Gambugliano, Grisignano di Zocco, Grumolo delle Abbadesse, Isola Vicentina, Longare, Montegalda, Montegaldella, Monteviale, Monticello Conte Otto, Nanto, Noventa Vicentina, Orgiano, Pojana Maggiore, Pozzoleone, Quinto Vicentino, Sandrigo, Sossano, Sovizzo, Torri di Quartesolo, Villaga, Zovencedo.
Il contributo è riservato a quelle famiglie che seguito dell’emergenza Covid-19, non hanno visto rinnovato il proprio contratto di lavoro o che hanno dovuto subire una conseguente forte riduzione dell’attività lavorativa e sono sprovvisti di ammortizzatori sociali adeguati. Si tratta di persone non conosciute e non prese in carico dai servizi sociali poiché abituate a far fronte alle situazioni difficili con propri sacrifici e mezzi, ma che adesso, con la perdita del lavoro, hanno visto ridursi drasticamente le proprie entrate economiche. Tra queste vi sono, ad esempio, anche i lavoratori stagionali nel ramo del turismo e della ristorazione, gli operai agricoli, le badanti, le collaboratrici domestiche i lavoratori dello spettacolo e delle fiere, gli ambulanti, le piccole partita IVA, gli artigiani.
Il modulo online chiede di autocertificare la modifica della situazione lavorativa ed economica a partire dall’8 marzo causa Covid-19 e non attribuibile alla responsabilità del lavoratore; autodichiarare la propria condizione economica, che includa quali trattamenti o benefit socio economici siano stati percepiti negli ultimi 6 mesi (esempio: Naspi, Rdc, cassa integrazione, bonus, Reddito di emergenza, eccetera) e in quale misura; autodichiarare che il patrimonio mobiliare complessivo del mese precedente la domanda di accesso al contributo (saldo dei conti correnti al mese precedente la domanda, più depositi bancari e postali e altri rapporti finanziari) non è superiore a 10 mila euro.
Il progetto “Ripartiamo”
Il progetto, nel tracciato di quanto realizzato in questi anni, non si limita al solo contributo economico ma vuole sperimentare modalità di sostegno alla fascia di popolazione sconosciuta precedentemente ai servizi sociali, basate sulla gestione responsabile delle risorse pubbliche e su accordi e patti con i propri cittadini, ricostruendo un tessuto sociale capace di valorizzare le competenze e sviluppare un sistema sociale generativo di opportunità e crescita personale. Alle famiglie che saranno beneficiarie del contributo sarà chiesto e offerto di mettere a disposizione, quando e come potranno, le proprie competenze e il proprio tempo a favore della comunità territoriale, entrando come protagonisti nella rete sociale che sostiene il territorio, sia a favore delle situazioni di fragilità, sia più in generale a favore del proprio contesto sociale.
Il contributo economico sarà erogato a fronte della sottoscrizione di un impegno (Patto di comunità) concordato tra famiglia e operatori dello sportello a favore della propria comunità appartenenza (Comune di residenza o altro Comune dell’ambito).
Ai beneficiari potrà essere richiesto, nei modi e nei tempi che saranno concordati tra il beneficiario e lo sportello sociale: la disponibilità ad ospitare presso la propria attività economica (ditta, impresa, attività commerciale, etc.) tirocinanti (i cui costi sono garantiti da altre progettualità e non sono a carico del richiedente); la disponibilità a partecipare a progetti di vicinanza solidale nei confronti di anziani, bambini, persone con disabilità del proprio territorio; la disponibilità ad ospitare nella propria attività commerciale eventi pubblici per favorire l’inclusione sociale; la condivisione delle proprie competenze per l’organizzazione di percorsi formativi; la condivisione della propria professionalità per un servizio gratuito rivolto alle persone in carico ai servizi sociali.
Il contributo sarà erogato nei limiti delle risorse disponibili e versato direttamente nel conto corrente del beneficiario e sarà spendibile a discrezione dello stesso in base alle proprie necessità, senza necessità di giustificativi dell’utilizzo dello stesso. Potrà essere presentata una sola domanda da un solo componente del nucleo familiare.
Non potranno presentate domande i nuclei familiari a cui è stato già riconosciuto il contributo.