Un tratto di degrado al lato destro di corso Venezia, tra Porta Vescovo e via Unità d’Italia. Poco dopo un distributore di carburanti, è vedibile l’abbandono ed il vandalismo.
A parte gli ormai di prammatica scarabocchi graffitari su muri privati prima bianchi, sconcertano la centralina aperta e piena di lordure, la vegetazione selvatica lasciata a se stessa con i suoi scarti di vario genere, i libri ed i quaderni (che, chissà, forse stavano nello zainetto rubacchiato a qualche studente) tra foglie ed arbusti rinsecchiti, i vetri rotti d’un imbrattato bugigattolo con pezzi di laterizi alla base, il teppistico deturpare una dedica a Gesù in rilievo con alcune lettere mancanti, lo squallore di un’area chiusa da una rete metallica con legname, lastre di marmo e cianfrusaglie.
Percorrendo in auto il corso trafficato, è difficile che l’occhio scorga i particolari di questa “galleria dell’indecenza”. Risaltano di più, infatti, gli schizzi con bomboletta spray a cui, purtroppo, s’è ormai fatta l’abitudine. Solo i pedoni in quella porzione di marciapiede possono rendersi conto direttamente del particolare sconcio urbano non certo dell’ultima ora e che persiste tra indifferenza ed inerzia…
Servizio e foto di
Claudio Beccalossi