La denominazione del luogo, romantica, è già tutto un programma di dolce permanenza: Baia di Val di Sogno. Situata tra Malcesine ed Assenza di Brenzone, nella sponda nord-orientale del lago di Garda, la conca presenta una spiaggia libera di sassolini ed una penisola che si tronca lasciando separato uno sperone roccioso, la caratteristica e selvaggia Isola del Sogno.
La distanza tra “madre” Penisola del Sogno e “figlia” isoletta dallo stesso richiamo onirico è appena d’una ventina di metri e, nei periodi di magra, è facilmente raggiungibile a piedi, camminando su ciottoli scivolosi con l’acqua che arriva sì e no alla pancia.
Guadato il tratto di lago, quindi, è stimolante avventurarsi tra pochi sentieri e vegetazione selvaggia, “scoprendo” grossi tronchi, una voluminosa “panchina” di pietra a semicerchio su un ipotetico piedistallo e, sulla punta che s’apre al bacino lacustre, una sorta di cappelletta male in arnese, con miseri ed avari residui di affreschi murali che resistono tra immondizie lasciate dai soliti stolti.
L’Isola del Sogno è particolarmente apprezzata dai sub, anche perché, ad una profondità che va dai -32 ai -37 metri, giace il relitto d’un cabinato in ferro, affondato nel 1987, lungo circa 16 metri ed agevolmente rintracciabile dalla superficie. I patiti delle immersioni in questo tratto di lago sanno bene che, per arrivare all’imbarcazione naufragata, possono scegliere tra due opzioni: allinearsi alla catena che àncora il natante alla riva oppure calarsi lungo la cima guida del parabordo blu, ad una cinquantina di metri dalla sponda.
L’Isola del Sogno dà idealmente la mano ad altre due “colleghe” poco lontano: le isole dell’Olivo, poco più a nord, di fronte a Malcesine e di Trimelone, davanti ad Assenza di Brenzone. Tre perle dell’alto Garda, fantasticherie naturali ad occhi aperti…
Claudio Beccalossi