Anticipando le scelte del governo, la Giunta Comunale di Sona ha emanato una Delibera (la
n. 51/2020) che dà la possibilità, ai pubblici esercizi che ne vogliono usufruire, di richiedere l’utilizzo
del suolo pubblico in maniera totalmente gratuita, per poter in tal modo ampliare la superficie esterna
utilizzabile per la somministrazione di bevande e alimenti, in questo momento così delicato per chi
lavora nel settore dei bar e della ristorazione.
L’Assessore all’Arredo Urbano Gianfranco Dalla Valentina, con enorme soddisfazione
comunica la delibera di Giunta appena votata. “Tutto questo è stato possibile grazie al prezioso
lavoro svolto dalla Giunta che ha ascoltato la richiesta d’aiuto proveniente dai commercianti, in
difficoltà a causa delle prescrizioni emanate per il contenimento del Covid19”
Come precisa il consigliere Crea con incarico al commercio: “Questa situazione sta
seriamente minando il settore commerciale interessato, molti commercianti sono preoccupati per il
futuro prossimo che li aspetta, anche perché il rispetto del distanziamento interpersonale che viene
dal decreto impedisce a molti di svolgere il proprio lavoro nel totale rispetto delle regole. La delibera
approvata, dà la possibilità di ampliare fino al 50% dello spazio interno destinato ai clienti, in
occupazione di suolo pubblico, gratuitamente almeno fino a dicembre 2021. Questa è solo una delle
delibere che la giunta comunale sta studiando in modo da dare più certezze al settore – prosegue –
, sostenendo che questa può essere un’occasione per cercare di ravvivare le frazioni di tutto il
comune, che durante la quarantena appena trascorsa ha per forza di cose obbligato le persone a
frequentare gli esercizi commerciali sotto casa. La deliberazione, portando quindi un po’ di vita nelle
piazze e nelle strade di Sona, magari potrebbe essere d’aiuto a rivalutare tutte le aziende locali”.
Chiude l’Assessore all’Arredo Urbano Gianfranco Dalla Valentina. “Con questo
provvedimento puntiamo a raggiungere tre obiettivi: aiutare il commercio locale, tornare a dare alle
persone delle possibilità e dei luoghi per socializzare e infine cominciare a vedere con un’ottica
nuova i nostri centri urbani; dei centri che non siano più solo dei parcheggi, ma anche dei luoghi
dove sederci, dove incontrare la gente, dove parlare. Un nuovo modo di vedere l’organizzazione
urbana dei nostri centri, perché diventino sempre più dei luoghi da vivere e non solo da attraversare.”
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