Il 3° Stormo ospita un team di esperti nella gestione di incidenti aerei
di Francesco De Simone
Per una settimana la Città di Villafranca ha adottato i colori delle bandiere dei sette paesi europei che aderiscono al Comando Europeo per il Trasporto Aereo (European Air Transport Command – EATC) con sede a Eindhoven.
Si sono, infatti, ritrovati al 3° Stormo, dal 26 al 30 settembre, circa ottanta militari provenienti dalle forze aeree di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Spagna, per prendere parte all’esercitazione denominata Disabled Aircraft Recovery Training (DART), allo scopo di condividere e perfezionare le competenze necessarie per il recupero di velivoli danneggiati in incidenti come, ad esempio, l’uscita dalla pista durante il rullaggio oppure la rottura del carrello.

Per l’Aeronautica Militare – che partecipa all’iniziativa EATC dal 2014 e ha ospitato per la quarta volta tale evento sempre sulla base di Villafranca – oltre al personale del 3° Stormo erano presenti anche specialisti provenienti dalla 46ª Brigata Aerea di Pisa, dal 6° Stormo di Ghedi (BS), dal 15° Stormo di Cervia (RA) e dal 51° Stormo di Istrana (TV).
Per questo importante appuntamento, il primo organizzato dopo la lunga pausa imposta dall’emergenza pandemica da Covid-19, erano presenti il Comandante di EATC, Major General Andreas Schick, e il Capo di Stato Maggiore del Comando Logistico AM, Generale di Divisione Aerea Michele Oballa, intervenuto in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti;entrambi, in occasione del tradizionale scambio del crest e della firma dell’albo d’onore del reparto, hanno espresso parole di apprezzamento al Comandante del 3° Stormo, Col. Paolo Tamburro, per l’accoglienza riservata alle delegazioni che hanno avuto la possibilità di avvalersi di una training area unica nel suo genere.

Lo scenario dell’esercitazione ha simulato l’allestimento di quattro Station in cui è stata riprodotta la scena post-incidente in cui sono stati coinvolti velivoli militari di diversa tipologia. Grazie all’utilizzo di attrezzature peculiari, che consentono il sollevamento e il trasporto di velivoli o parti di esso in sicurezza, i partecipanti hanno operato sui caccia AMX e Tornado, su un bimotore G222 e su un elicottero AB212, applicando le tecniche, tattiche e procedure per la condotta di operazioni che in gergo tecnico è definita Aircraft Recovery.
Non è la prima volta che la base di Caluri, che accoglie l’Aeronautica Militare fin dal lontano 1954, ospita eventi addestrativi di rilevanza internazionale. È accaduto anche nel mese di settembre del 2019, quando circa ottocento militari provenienti da 12 paesi della NATO e 3 paesi partner hanno preso parte all’esercitazione Toxic Trip per la verifica delle capacità Air CBRN ovvero di difesa da minacce chimiche, batteriologiche e nucleari, alcune delle quali hanno trovato concreta applicazione a favore della collettività solamente qualche mese più tardi, durante la prima ondata dell’emergenza pandemica da Covid-19.