Se lo domandano in molti: «Ma è veramente funzionale e, soprattutto, necessario quel cavalcavia metallico su viale del Lavoro (di fronte a Veronafiere)?»
In effetti, quel transito sopraelevato sulla trafficata arteria (posto, tra l’altro, in parallelo a strisce pedonali alquanto pericolosette) fa dubitare sul suo reale ed intenso utilizzo, in caso di manifestazioni fieristiche o meno, per passare da un lato all’altro, dai parcheggi alle entrate agli stands e viceversa.
Pare più convincente (e rassicurante) percorrere qualche decina di metri in più ed approfittare delle “zebre” all’incrocio semaforico tra lo stesso viale del Lavoro e viale dell’Agricoltura. Un attraversamento garantito dal verde e (quando c’è il pienone per fiere gettonate) dalla presenza attiva della polizia locale.
Inoltre, il manufatto (aperto, tra l’altro, a… singhiozzo) fa storcere il naso in quanto obbrobrio estetico parzialmente giustificato dai pannelli della programmazione fieristica.

Una veloce “esplorazione” della struttura, per molti “misteriosa”, procura qualche apprensione… psicologica per l’apparente fragilità od il senso di vuoto sottostante alle due rampe.









Sarebbe opportuna, in ogni caso, una maggior vigilanza perché l’indecente di turno non ne faccia un’antigienica toilette od un “contenitore” dove abbandonarvi avanzi.

Servizio e foto di
Claudio Beccalossi