Chievo (Verona) – Una struttura pubblica lasciata a se stessa, incustodita ed aperta, imbrattata dai soliti vandali. Succede ad una centralina di Acque Veronesi ubicata in via Boscomantico, a lato d’un lungo tratto isolato che corre in parallelo con la linea ferroviaria del Brennero.
Muri esterni ricoperti dai più diversi svolazzi graffitari, cancello d’ingresso (con logo di Acque Veronesi, codice e denominazione dell’impianto) inspiegabilmente spalancato, la struttura principale, come i bassi edifici dietro e la muratura perimetrale interna, preda dei patetici-patiti delle bombolette spray: un patrimonio nello sfacelo e nella sporcizia, tra rigogliosi alberi ad alto fusto ed i ceppi di altri abbattuti estratti e lasciati lì o rimasti monchi nel terreno.
L’erba incolta testimonia un anomalo grado d’abbandono, accentuato dall’emarginazione del luogo che sembra un muto invito allo sfogo di irresponsabili senza sguardi indiscreti attorno.
Nonostante il poco rassicurante aspetto generale, qualche ottimista ha voluto attaccare alla cabina elettrica esterna dell’Agsm un appello per ritrovare il proprio gatto smarrito. Estremo tentar non nuoce?
Servizio, foto e video di Claudio Beccalossi