Questo 25 aprile, doveva essere il giorno cardine per la rinascita Museale nella nuova sede, e invece per lo storico Museo della Radio Guglielmo Marconi è la fine…
Dopo 4 anni di forzata chiusura in attesa di avere Porta Nuova consegnata post lavori di restauro (con un anno di ritardo) la situazione ad oggi, è drammatica.
“Abbiamo investito tutti i fondi in questo progetto, fidandoci pienamente dell’amministrazione Comunale che con la Regolare concessione fatta, si impegnava a consegnare la porta alla nostra associazione a termine lavori di restauro nel gennaio 2020.
Ad oggi, siamo difronte ad una situazione surreale: nei 20 anni del Museo, CHIUSI e a rischio morte certa dopo 4 anni di attesa e con un nulla di fatto in mano. È inconcepibile non aver avuto un benché minimo contatto costruttivo con chi di dovere, per almeno trovare eventuali situazioni parallele, se risultavano dubbi o ulteriori ritardi. Si poteva intervenire concretamente per tempo, e invece nulla, il silenzio è il classico muro di gomma, che ci danneggia in maniera devastante, ma altrettanto il danno turistico culturale si amplia a tutta la città, parliamo dell’unico Museo al mondo riconosciuto ufficialmente dalla Figlia in Vita del Nobel GUGLIELMO MARCONI, la Principessa Elettra che oltretutto, doveva presenziare al taglio del nastro del 25 aprile, giorno del compleanno del padre e fino al 1938 decretata giornata di solennità civile al genio italiano. Museo che comprende 7 sezioni dedicate alla comunicazione universale con oltre 5000 pezzi di inestimabile valore che a breve saremo costretti a vendere parzialmente, per sopravvivere e mantenere il BRAND Museale attivo, brand che ad oggi è in testa al volume di ricerca Museale delle realtà culturali cittadine su Google, nonostante sia il Museo chiuso da anni. Si è sempre lavorato in maniera minuziosa e costruttiva, con longevità e apertura mentale a lunga gettata, il bene comune è la priorità, conserviamo la storia anche dei cittadini Veronesi, essendo il Museo farcito di collezioni locali, la mission è trasversale, pertanto la discriminazione culturale che questa ed altre realtà stanno subendo a Verona è inaccettabile, si spera a questo punto per incompetenza e ignoranza in materia, perché se i motivi fossero altri sarebbe un danno incalcolabile che la storia cittadina pagherebbe è difficilmente risanerebbe. Il pubblico è OBBLIGATO a tutelare la cultura in ogni sua forma, questo è il suo dovere, la sinergia con realtà che contribuiscono al bene comune è sacrosanta, ci si adoperi immediatamente a salvaguardia della nostra storia per il bene di Verona e dei suoi cittadini. Il progetto MURA è stato subito dal 2019 pensato e ragionato con gli organi amministrativi competenti, patrimonio e parallelismo con Soprintendenza .
Un museo/galleria che evidenzi per il 70% la bellezza monumentale e parli green con pannellatura solare che autoalimenti il polo culturale.
Un supporto digitale, www.tourverona.com da mettere a disposizione dei turisti e visitatori ad accesso per divulgazione cittadina, un MUSEO che racconta il passato, proiettato al futuro.
Tutto supportato economicamente dall’associazione Museo della radio a disposizione e fruizione pubblica”.
www.muraverona.com
Francesco Chiantera
Curatore e Responsabile
Collezione MUSEO DELLA RADIO