Una lunga gavetta da lavoratore e sindacalista, quella di Angelo Cresco (Angelo Gaetano, Verona, 21 settembre 1941), prima dell’entrata in Parlamento quale deputato dal 1976 al 1994 per poi assumere importanti incarichi sociali ed aziendali. Fino all’attuale, quale presidente (dal 2018) di AGS, Azienda Gardesana Servizi SpA, con sede in via 11 Settembre 24 a Peschiera del Garda (Verona), multiutility a capitale interamente pubblico che s’occupa della gestione del ciclo integrato dell’acqua oltre che di servizi particolari di comuni veronesi nel comprensorio orientale veronese del lago di Garda e del suo hinterland. Un percorso in scalata continua per un uomo come lui che, come si suol dire, s’è fatto da solo, scrollandosi di dosso con convinta determinazione le difficoltà delle origini. E, sempre, col socialismo (storico e/o nuovo) in testa e nel cuore.
Nella foto: il presidente Angelo Cresco
AGS ed il suo presidente Cresco, quindi. Un rapporto proficuo a tutto vantaggio di consumatori ed utenti. E della tutela dell’ambiente.
D – L’acqua come bene e mission tra i primari di AGS: può fornire alcuni dati indicativi (comuni coinvolti, numero utenti, disponibilità idrica, erogazione fornita ecc.) riguardanti il vostro bacino?
R – L’Azienda Gardesana Servizi ha come proprio core business la gestione del ciclo integrato dell’acqua. S’occupa, cioè, di garantire il servizio d’acquedotto (per l’erogazione d’acqua potabile) e della gestione del servizio di fognatura e depurazione. AGS è una società consortile i cui soci sono 20 Comuni del territorio gardesano e dell’entroterra. Complessivamente, AGS eroga il servizio a circa 70mila utenze, gestendo 75 fonti d’approvvigionamento tra pozzi, sorgenti e prese a lago e 1.400 km di rete d’acquedotto. Annualmente, AGS porta nelle case, negli uffici, nelle strutture ricettive e nelle aziende del territorio circa 14,5 milioni di metri cubi d’acqua potabile. A questa parte di servizio s’aggiunge la gestione di 747 km di rete di fognatura, comprensiva di 157 impianti di sollevamento fognario. Il ciclo si completa con la depurazione delle acque, necessaria prima della loro reintroduzione nell’ambiente: per questo AGS utilizza e gestisce 12 depuratori, il più grande dei quali si trova a Peschiera del Garda, con una potenzialità di 330mila abitanti equivalenti. Ogni anno AGS depura milioni di metri cubi di acque reflue.

D – Gestione del servizio d’acquedotto, di fornitura e di manutenzione: funziona al passo con la richiesta o necessita di ulteriori ampliamenti?
R – AGS ha un ambizioso piano di interventi che prevede il continuo rinnovamento delle reti idriche e fognarie e dei relativi impianti, per far fronte alla crescente vetustà e per mantenere il servizio sempre dinamico ed al passo con tempi ed esigenze degli utenti. La programmazione degli investimenti prevede, ad oggi, un totale di 27 milioni di euro per il solo anno 2022 e sarà oggetto di riassetto in occasione dell’approvazione del Programma degli Interventi da parte del Consiglio di Bacino dell’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) Veronese. AGS sta, inoltre, innovando gli impianti mediante l’implementazione del nuovo sistema di telecontrollo aziendale per efficientare ed ammodernare ulteriormente la gestione. A questo s’aggiunge il progetto di realizzazione del nuovo Collettore del Garda. Si tratta d’una delle più importanti opere infrastrutturali della nostra Regione e prevede, solo per la sponda veronese, investimenti pari a 116,5 milioni di euro. L’obiettivo è eliminare tutte le condotte sublacuali dal lago e di rinnovare completamente la rete fognaria per tutelare il territorio e l’intera economia gardesana basata sul turismo. Il primo lotto del nuovo collettore è già partito con i cantieri tra Lazise e Castelnuovo del Garda. Gli ospiti non se ne accorgeranno perché, proprio per tutelare il turismo, lavoriamo per realizzare quest’opera fondamentale solo nei mesi invernali.
D – AGS ha un’attenzione particolare per la salvaguardia ecologica: esistono criticità in tal senso, nell’ambito di competenza, dovute a fattori terzi od a situazioni pregresse?
R – La salvaguardia ambientale è una priorità per AGS. Noi tuteliamo l’acqua, le sue fonti, il suo utilizzo e l’intero territorio. La realizzazione del nuovo Collettore del Garda è un’opera fondamentale in questo senso, perché serve a tutelare il fragile ecosistema del nostro lago eliminando le condotte fognarie dal lago, portandole in terraferma e rinnovando completamente il sistema di raccolta dei reflui. L’attuale collettore, infatti, è stato realizzato negli anni Settanta del secolo scorso: l’infrastruttura e le condotte sono giunte a fine vita tecnica. Allo stesso tempo lavoriamo ad un progressivo rinnovamento delle altre reti fognarie. Le più vecchie sono ancora di tipo misto e convogliano, insieme, acque piovane ed acque nere con elevati costi energetici per il pompaggio e la depurazione. Ci sono due importanti temi legati ai cambiamenti climatici. La siccità di questi anni sta mettendo in crisi le nostre fonti d’approvvigionamento. Quindi, è quanto mai importante tutelare le fonti d’acqua e, soprattutto, imparare ad utilizzarle, senza sprechi. L’altra faccia della medaglia è lo scatenarsi, sempre più frequente, di forti temporali e bombe d’acqua che mettono in crisi il territorio ed il sistema fognario. AGS sta realizzando investimenti infrastrutturali in entrambi i sensi.
D – Gli altri servizi aziendali: potrebbe sintetizzarli?
R – Oltre a gestire il ciclo idrico integrato, AGS ha deciso di diventare una multiutility per offrire ai Comuni soci servizi innovativi, in maniera funzionale ed efficiente. Su richiesta delle Amministrazioni, infatti, AGS offre il servizio di gestione della sosta, dell’illuminazione pubblica, della mobilità elettrica, ma anche la gestione degli edifici pubblici e dei servizi cimiteriali. Come azienda ci mettiamo a disposizione dei nostri soci affinché possano erogare servizi d’alta qualità ai propri cittadini, in modo efficiente ed adeguato alle loro necessità. Per il futuro, ci candidiamo anche a gestire il servizio di raccolta dei rifiuti urbani.
D – AGS e turismo: integrazione, separazione o contrapposizione?
R – AGS è l’azienda dei Comuni veronesi del lago e dei suoi immediati dintorni e collabora strettamente con Garda Uno, la sua omologa sulla sponda bresciana. È evidente che la nostra attività è di supporto all’economia turistica del territorio: tutte le opere che stiamo realizzando sono a tutela dell’acqua, dell’ambiente e dell’ecosistema gardesano, ben sapendo che nel giro di qualche anno, vista la crisi climatica che stiamo affrontando, anche città importanti utilizzeranno l’acqua del lago per i bisogni dei propri cittadini. A livello territoriale serve un processo di integrazione tra AGS, che è lo strumento dei Comuni, dei paesi che vivono di turismo sul lago e quelli situati nell’entroterra che devono avere una ricaduta positiva da questa risorsa. Abbiamo la fortuna d’avere, alle spalle del lago, la Valpolicella, i suggestivi paesaggi del monte Baldo ed il territorio della Val d’Adige: vanno creati momenti condivisi affinché ci siano ricadute positive per tutti. Ma la prima regola è la salvaguardia del territorio. È una delle ragioni per cui abbiamo fatto firmare a tutti i sindaci il “Contratto di Lago”: ci auguriamo che questo documento condiviso trovi applicazione in breve tempo. Il Contratto punta essenzialmente alla difesa dell’ambiente, non a parole ma nei fatti, perché i turisti vengono in vacanza da noi per tre ragioni fondamentali: la bellezza del panorama, che dobbiamo tutelare e difendere, la grande qualità dell’enogastronomia e dei prodotti del territorio ed i servizi di ricettività all’altezza del turismo più avanzato. E, insieme, dobbiamo continuare a svilupparli.
Intervista a cura di
Claudio Beccalossi