Era il 4 aprile del 1949 e a Washington, nasceva il “North Atlantic Treaty Organization”, conosciuto, più popolarmente, come NATO o Trattato Atlantico. Era nato (mi si perdoni il gioco di parole) dalla volontà di 12 nazioni e come patto di assistenza militare e logistica reciproca in caso di attacco armato contro uno dei paesi membri. É celebre, infatti, il suo art. 5 in cui le parti concordano che una aggressione contro una o più di esse, deve essere considerata come un attacco contro tutte. Aderirono sin da subito Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Portogallo, Italia, Norvegia, Islanda e Danimarca. Oggi gli stati membri sono 31 (ultima ad entrare la Finlandia). Sicurezza e libertà ispirarono l’organizzazione, figlia della parole di Winston Churchill (del 5 marzo 1946): “da Stettino sul Baltico a Trieste sull’Adriatico, una cortina di ferro è scesa attraverso il continente”. All’epoca i paesi firmatari erano minacciati dall’URSS, che nel 1955 rispose per il blocco socialista con la fondazione del Patto di Varsavia. Con la dissoluzione dell’impero sovietico, anche il Patto di Varsavia tramontò.
Cosa resta, dunque, di questa alleanza?
La Nato negli anni ha continuato a operare, sia sul piano politico, che su quello militare, con operazioni di peacekeeping (e non solo) nella penisola balcanica, in Medio Oriente e nel continente africano.
L’articolo 5, a seguito dell’attentato alle Torri Gemelle, fu attivato per la prima volta nel 2001. Oggi l’organizzazione è fortemente impegnata nel sostegno all’Ucraina contro la Russia.
Criticata da molti, inevitabilmente americanocentrica, ha mostrato crepe e tensioni in piú occasioni. É stata vittima di forzature, tradita nei suoi valori e da rifondare, secondo alcuni, superata, serva degli interessi USA e inutile, secondo altri.
Cosa salvare, quindi?
Al netto delle giuste critiche, brillano ancora i principi ispiratori e la capacità di deterrenza che hanno permesso (e permettono), almeno sui territori dei paesi membri, un lungo periodo di sicurezza.
É ancora attuale?
Le cortine di ferro in giro per il globo non sono ancora tutte cadute e le sfide globali sono ancora molte (troppe); ai nostri governanti (attuali e futuri…Trump docet) tocca il saper declinare al meglio il ruolo della NATO nel mondo.
di Matteo Peretti