Mi arrivano ogni giorno accorati appelli da parte di case di riposo e le fabbriche della nostra provincia che rischiano di chiudere per i costi energetici cresciuti in modo esponenziale. Questo sta facendo saltare tutti i bilanci di previsione. Le famiglie non riescono a far fronte agli aumenti, che arrivano anche a mille euro al mese per anziano ospitato. Stiamo scontando le scelte sbagliate in politica internazionale, i cui costi ricadono sulle famiglie e sulle imprese. Il fenomeno degli aumenti non riguarda non tutto il mondo ma solo alcuni Stati europei. Dai siti ufficiali, infatti, risulta che i cittadini statunitensi pagano l’energia al kwh mediamente ancora intorno ai 10 centesimi di dollaro per le industrie e meno di 15 per le famiglie. Inoltre, dal prossimo gennaio vedremo ridurre per una direttiva europea del 30 percento la produzione italiana di energia idroelettrica, con ulteriore dipendenza del nostro Paese. Mi rivolgo al nuovo governo perché con decreto blocchi subito l’applicazione di questa Direttiva e riveda le scelte internazionali che stanno portando il sistema produttivo al collasso, come del resto avevo previsto mesi fa, sbloccando nel contempo tutti gli investimenti per la produzione energetica in Italia, rimasti incagliati da anni, come i termovalorizzatori. Senza decisioni forti e coraggiose creeremo danni irreparabili e duraturi al sistema-italia e a farne per primi le spese sono le fasce più deboli della nostra popolazione. Non è possibile, come ha denunciato in questi giorni il ministro dell’Economia francese Le Maire che gli Usa ci vendano il GNL a quattro volte il prezzo nazionale. Il conflitto ucraino ha l’obiettivo di indebolire la UE? Non è nell’interesse degli alleati americani un indebolimento dell’Europa. Il nuovo governo si giocherà il proprio successo sulle decisioni attorno a questo tema.
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