#IOAPRO
Dal 15 gennaio compreso migliaia di attività in tutta Italia apriranno, garantendo il rispetto di tutte le normative igienico–sanitarie in vigore, nonostante la decisione del Governo di chiudere quasi tutto.
La sottomissione totale è finita, le persone si sono stancate di questo teatrino. Le categorie maggiormente colpite, come bar, ristoranti o pizzerie, palestre, piscine e molti altri settori non accettano questi decreti senza alcuna motivazione fondata. Si è fatto molto dopo il lockdown di marzo e aprile per la riapertura in sicurezza delle varie aziende e negozi, dal distanziamento dei tavoli a bar e ristoranti, ai gel sanificanti alle entrate dei vari negozi ; dal conteggio dei numeri dei clienti per evitare nei luoghi chiusi il sovraffollamento, all’ uso delle mascherine per clienti e lavoratori. Ora, nel rispetto di tutte queste norme, le varie aziende non accettano di chiudere per sempre, potendo garantire i servizi in sicurezza. Essi chiedono a gran voce la riapertura e di poter lavorare come diritto costituzionale…. E umano. Uniti si fa davvero la differenza, lo stanno dimostrando questi lavoratori, queste persone, che aderiranno al movimento #IOAPRO del 15 gennaio, e che non si sono arrese. Chiudere i negozi non è mai stata la soluzione per nulla. Lo hanno dimostrato le due settimane di feste natalizie, con la chiusura di scuole, bar e ristoranti quasi totale. Palestre e piscine sono chiuse al pubblico da fine ottobre. I numeri e i dati non sono in calo, nonostante le varie chiusure. Non si può mettere in ginocchio l’ economia di un Paese. Molte attività sono già chiuse per sempre, provate da questa totale disorganizzazione generale e da aiuti promessi ma mai davvero giunti da parte dello Stato. È il momento di unirsi e battersi per il proprio diritto al lavoro. Uniti si fa davvero la differenza.
Alessandra Cordioli