Lo scorso sabato, 27 agosto, Claudio Beccalossi, direttore responsabile de “Il Giornale dei Veronesi”, è partito dall’Aeroporto di Malpensa per Mosca (Russia) via Dubai (Emirati Arabi Uniti), tragitto di circa venti ore dovuto alle note sanzioni di vari Paesi (conseguenti all’invasione russa dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022) che riguardano anche i collegamenti aerei diretti.
Da Dubai, poi, ha raggiunto Mosca e, nella mattinata del 29 agosto, con volo speciale assieme ad una trentina di giornalisti per la maggior parte russi (ma pure stranieri di Francia, Danimarca), è arrivato a Rostov na Donu, “anticamera” dell’ingresso notturno (per motivi di sicurezza) nel Donbass, destinazione Donetsk.
La delicata missione di Beccalossi è stata decisa su invito dei ministeri della Difesa e degli Affari esteri del governo russo intenzionati a “far toccare con mano” a più media occidentali la realtà della sanguinosa repressione dei separatisti filorussi (che dura dal 2014) e riferiscano con reportage senza alcuna pressione o censura. Al ritorno il direttore pubblicherà un memoriale esclusivo (con video e foto) data l’estrema difficoltà a comunicare tramite internet assente o carente e per il programma sottoposto alle autorità militari russe e separatiste che cambia di continuo. Tant’è vero che lo stesso Beccalossi non sa esattamente quando potrà far ritorno in Italia.