Vicenza di fine ‘500 è una città di traffici e commerci internazionali, forte di relazioni economiche e politiche con tutta Europa; è una città di spie, diplomatici e consiglieri apprezzati nelle corti di Roma, Firenze, ma anche di Spagna, Portogallo, Francia e Inghilterra.
È uno spaccato nuovo, originale e di puntigliosa scientificità il nuovo lavoro dello storico di Malo Andrea Savio, Tra spezie e spie: Filippo Pigafetta nel Mediterraneo del Cinquecento, edito dalla casa editrice Viella nella collana di studi della Fondazione di Storia di Vicenza e con il contributo dell’Università di Padova, e dedicato ad una figura emblematica del Cinquecento vicentino: Filippo Pigafetta (1533-1604), parente del più famoso Antonio, che fu a sua volta instancabile viaggiatore in Europa e nel Medio Oriente, esperto degli scacchieri politici internazionali, appassionato di ingegneria militare e di geografia, cartografo e matematico, dotato di indiscutibile preparazione letteraria e storica.
In collaborazione con la Fondazione di Storia di Vicenza, la Biblioteca Bertoliana presenterà il volume martedì 1 settembre alle 18 a Palazzo Cordellina. Con l’autore saranno presenti Marcello Verga (Università degli Studi di Firenze e Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione di Storia di Vicenza), Walter Panciera (Università degli Studi di Padova) ed Edoardo Demo (Università degli Studi di Verona).
La presidente della Biblioteca Bertoliana sottolinea l’importanza di queste collaborazioni: “Sinergie con studiosi come il dottor Savio e con partner culturali come la Fondazione di Storia valorizzano il patrimonio conservativo della Bertoliana e della città, nel quale è presente molto materiale documentale su Filippo Pigafetta, un personaggio la cui vita è essa stessa un romanzo”.
Savio, partendo dalla documentazione conservata anche nella civica vicentina, analizza le vicende del nobile Filippo Pigafetta e delle peregrinazioni che compie nel decennio 1576-1587 tra Suez, Londra, Madrid, Lisbona, Roma, Gerusalemme e Venezia, come esploratore, cartografo, informatore, poligrafo e diplomatico tra il mondo cristiano e quello ottomano. “Un percorso di vita che molto dice della storia politica e della cultura europea della metà del XVI secolo – afferma Marcello Verga, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione di Storia –, che bene si coglie nelle biografie di uomini quali Pigafetta o il celebre Samuel Pallache, ebreo di Fez ambasciatore del re del Marocco, poi spia e agente segreto a servizio degli spagnoli, mercante e agente doppio ad Amsterdam e infine prigioniero a Londra, accusato di pirateria; o Leone l’Africano, un arabo nato a Granada, viaggiatore, catturato da corsari spagnoli si fece cristiano e visse per anni alla corte del papa Leone X. Biografie, e tra queste quella di Filippo Pigafetta, che ben danno l’idea di un mondo, quello di metà Cinquecento, affatto chiuso e di un Mediterraneo, mare sì di scontro tra stati, culture, religioni, ma anche luogo di incontro, di scambi, di incroci e di elaborazione di progetti politici, economici che avrebbero impegnato i principali stati europei”.
Questa la cornice della vita di Filippo Pigafetta: grazie ai suoi libri di viaggio, l’Europa della metà del Cinquecento conobbe la storia, la geografia, la cultura dei Balcani, dell’Egitto e di altre parti del mondo, così come negli anni venti del Cinquecento gli europei avevano scoperto nel gran libro di Antonio Pigafetta mondi di cui nulla sapevano. Non è allora errato chiedersi se e in quale misura la storia di Filippo non debba interrogarci sulla storia di Vicenza e del suo ceto colto. Antonio e Filippo, a distanza di pochi decenni, partono da Vicenza per “correre” il mondo: quali legami familiari, di patronage, quale preparazione culturale costituirono il “capitale” dei Pigafetta e quali erano gli orizzonti culturali e politici del ceto dirigente della Vicenza di Palladio?
La pubblicazione del volume si inserisce nelle più ampie iniziative che il Comune di Vicenza e le istituzioni culturali vicentine promuovono per i 500 anni del viaggio di Antonio Pigafetta al seguito di Magellano.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Info: consulenza.bertoliana@comune.